Politica

Lega, odg sul lavoro presentato in Consiglio provinciale: “E’ il Pd che ha alzato le sue bandierine”

stefano mai

Savona. Il gruppo consiliare della Lega Nord in Provincia di Savona, guidato dal capogruppo Stefano Mai, dopo aver votato l’ordine del giorno condiviso con tutti gli altri gruppi consiliari, che racchiudeva al suo interno importanti concetti quali: la riattivazione del Tavolo di Crisi della provincia di Savona dove si avvierà il confronto sia per l’analisi del “progetto energia” sia per la riapertura dell’Accordo di Programma della Val Bormida allargato anche ad altre aree produttive della provincia; la predisposizione di una mappatura delle aree produttive insediabili e la loro promozione a livello nazionale od internazionale; proposte per il sostegno e rilancio economico in ordine a semplificazione normativa degli iter autorizzativi relativi a nuovi insediamenti produttivi; e reperimento delle risorse per la copertura degli ammortizzatori sociali, ha presentato un proprio ordine del giorno sulla crisi occupazionale.

“Abbiamo integrato l’ordine del giorno che aveva preparato l’assessore allo sviluppo economico Giorgio Sambin con alcuni punti che riteniamo fondamentali nella ricerca di soluzioni per uscire dalla congiuntura economica che ha colpito il nostro paese”, afferma Stefano Mai, Sindaco di Zuccarello e capogruppo Lega Nord nel Consiglio provinciale di Savona. “I punti che abbiamo evidenziato erano già stati mostrati al gruppo del Pdl, che li avrebbe condivisi, ma non sono stati accolti dal capogruppo del Pd. Molto responsabilmente, avevo chiesto nella Commissione Sviluppo Economico che quei punti venissero accolti da tutti, proprio per non mettere ‘bandierine di parte’. Stimolati però dalle istanze che raccogliamo quotidianamente sul territorio, provenienti dagli imprenditori, dalle parti sociali e dai lavoratori abbiamo ritenuto, presentare un ordine del giorno supplementare che raccogliesse ciò che il Gruppo Lega Nord intendeva porre in evidenza innanzi al Governo”.

Tra i punti proposti dalla Lega Nord: rivedere l’entrata in vigore del DURT (documento unico di regolarità tributaria) che complicherà ulteriormente la vita degli imprenditori; combattere con ogni mezzo la delocalizzazione delle produzioni, agevolando e stimolando gli imprenditori a rimanere sul territorio nazionale; una rimodulazione del significato “Made in Italy” e proporre campagne pubblicitarie che rendano consapevole il consumatore dell’importanza dell’acquisto di prodotti Made in Italy, combattendo con più’ efficacia la concorrenza sleale.

“Questo ordine del giorno è stato approvato con il supporto del gruppo del Pdl, ma con alcune polemiche provenienti dal partito Democratico, che ci ha accusato di ‘voler fare marchette’. In realtà, il capogruppo del Pd, non avendo apportato nessuna integrazione all’odg, e avendolo candidamente confessato in commissione, era amareggiato dal fatto che il gruppo Lega Nord avesse lavorato e apportato migliorie al documento. Riteniamo che questi pochi concetti espressi nel nostro ordine del giorno ed in quello votato all’unanimità, anche se non esaustivi, possano aiutare la classe dirigente a migliorare il paese, e quindi dopo l’assenza al tavolo provinciale del lavoro saranno informati con l’invio di questi due ordini del giorno sulla situazione economica che stiamo attraversando”, conclude il capogruppo Stefano Mai.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.