Betty Robin e Mia annusano la nuova vasca, ancora “indecisi”. Acquario di Genova: tutti in coda per i delfini

delfini acquario

Genova. Betty, Robin e Mia non si decidono, almeno per ora, a traslocare. Poco male, a giudicare dall’afflusso costante di visitatori all’Acquario di Genova. Perché timidi o, come vuole il senso comune, curiosi e giocherelloni, le star sono sempre loro: i tre delfini e la loro casa nuova fiammante, l’appena inaugurato Padiglione dei Cetacei.

Ancora folle in coda all’Acquario e, ancora una volta, cambio di casa fallito per i tre cetacei: rimangono nella “nursery”, la vasca più piccola, che li ha ospitati fino ad ora. In realtà, però, gli incoraggiamenti degli addetti ai lavori stanno facendo effetto.

“I delfini – spiega infatti Claudia Gili, direttore scientifico del settore veterinario – sono riusciti a venire di qua con meno timidezza ieri sera dopo le 20. Sono rimasti per buona parte della notte in questa vasca e poi fanno avanti e indietro, visto che hanno 4 vasche a disposizione e i cancelli sono aperti. La nostra filosofia è che facciano ciò che vogliono, è chiaro che questo è un ambiente molto più grande e diverso da dove stavano prima e il colore delle pareti è più scuro: ci sono perciò tutta una serie di cose a cui si devono abituare”.

Non rimane, insomma, che aspettare, continuando a stimolarli. “Noi cerchiamo di dare da mangiare in questa vasca per dare positività a questo ambiente. L’obiettivo è di lasciare aperte le altre vasche, ma si può pensare eventualmente di chiuderle in caso di gruppi che non siano compatibili. Strutture come questa, disegnata proprio intorno al benessere animale, rispettano le normative specifiche”.

Certo è che non tutti approvano il nuovo padiglione. “C’è chi, tra gli animalisti, parla di “prigione”. Noi – risponde Gili – operiamo secondo normative specifiche e con finalità che sono educative, di conservazione e di ricerca. Per tutto ciò che riguarda il discorso emozionale, secondo me, forse sarebbe il caso di sedersi attorno ad un tavolo e riportare la conversazione ad argomentazioni scientifiche. Tre dei delfini sono nati in cattività, due a Gardaland e uno in Spagna, mentre gli altri sono animali che arrivano dall’ambiente naturale, ma di 30 anni fa”.

Nessun “rapimento”, insomma, di fronte ad animali che molto difficilmente potrebbero reinserirsi nell’ambiente esterno, se liberati. Intanto, i tre delfini fanno parlare di sé con le loro veloci sortite notturne, in attesa, nel momento in cui faranno ingresso nella vasca principale, di ammirarli sia dal piano superiore della nuova struttura sia dalla speciale prospettiva subacquea offerta dal semitunnel vetrato e dal grande acrilico di 20 metri.

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