Baia dei Saraceni, Gian Marco Bagliani: “Municipale fulminea a rimuovere le reti, immobile con i saccopelisti”

Baia dei Saraceni tende e campeggiatori

Varigotti. A parlare delle vicissitudini della Baia dei Saraceni e della sua spiaggia è Gian Marco Bagliani, 72 anni, che dal padre ereditò la proprietà presso il sito (acquisita nel 1949) e da allora ne ha sempre seguito gli accadimenti, compresi gli ultimi con la polemica sulla grata posta sull’area in concessione demaniale.

“A questo proposito – sottolinea – sono state scritte tante cose inesatte, molte venate dall’invidia per chi ha la fortuna di abitare in un luogo così bello. Qui non ci sono né vip, né ‘minivip’, né privilegi da difendere; c’è solo l’interesse commerciale della proprietà che cerca di garantire un posto al sole ai suoi inquilini. Altrimenti niente inquilini, niente affitti, niente soldi (tanti) alla comunità finalese”.

“Mi stupisce – afferma – che le autorità siano molto più attente ai diritti del turismo ‘mordi e fuggi’ che non a quelli del turismo ‘pagante’ che dà da vivere alla comunità. Molti commenti, per lo più di liguri, hanno ben recepito questo problema. Io lo vado dicendo, inascoltato, da molto tempo: questi due turismi sono difficilmente conciliabili e, se non si marca stretto quello ‘disutile’, reprimendone tutti i comportamenti scorretti, prima o poi, questo scaccerà quello ‘utile’, con evidenti danni per chi di turismo vive”.

“Non mi dilungherò a descrivere i comportamenti scorretti: tende, sacchi a pelo, cani in spiaggia, gioco del pallone, fuochi, bivacchi, rave party, tutte cose note alle autorità che però non intervengono. Che posso dire: avranno le loro ragioni. Certo è che, quando chiamiamo la polizia municipale, questa non viene. Se però si tratta di rimuovere reti e cartelli allora è fulminea” conclude Gian Marco Bagliani.

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