Albenga, seconda serata di “Terreni Creativi”

terreni creativi

Albenga. Entra nel vivo il festival “Terreni Creativi” e per la seconda giornata di eventi si trasferisce nella sede del CeRSAA, in Regione Rollo 98 – Albenga.

Il Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola apre le sue porte all’arte, divenendo per una sera luogo d’incontro e spettacolo, cornice non convenzionale in cui l’arte declinata nelle sue molteplici forme ha l’occasione di coniugarsi, grazie alla direzione artistica e organizzativa di Kronoteatro e al sostegno di Fondazione A. De Mari, Comune di Albenga, GSL – Gruppo Sanitario Ligure, Regione Liguria, Aeffe Floricoltura, Terra Alta s.r.l, R.B. Plant, Podere le Bandie, CeRSAA – Camera di Commercio di Savona, C.I.A. Provincia di Savona – Confederazione Italiana Agricoltori e al patrocinio di Provincia di Savona, con la realtà produttiva di un’importante settore dell’economia ingauna, quelle aziende agricole che da sempre caratterizzano le dinamiche politico – sociali nella Piana albenganese.

Proseguono le lezioni dell’attore Angelo Romagnoli nelle “Conversazioni” che danno avvio a tutte le serate del festival, alle ore 19.30. Una seconda seconda e terza parte che portano avanti il discorso rivolto a giovani con ambizioni spropositate rispetto ai loro mezzi intellettuali, culturali e morali, ma anche ai maturi e affermati intellettuali che tappezzano la nostra cara Penisola. “Non leggete i libri, fateveli raccontare” è uno spettacolo che fa parte del Progetto Bianciardi (1922-1971), scrittore e giornalista tra più influenti degli anni Sessanta; sui suoi scritti, stesi con criterio scientifico, Romagnoli ha costruito il divertito monologo proposto nelle chiacchierate d’apertura.

Intorno alle 20.30, appuntamento con l'”Aperitivo quasi cena” in cui gustare vini e cibi preparati da alcuni rinomati agriturismo del Ponente: Ca’ du Gregorio, A Ca’ de Alice, Aspettando il Sole, A Cantina Du Peccau e Azienda Agricola Martini Nino, immersi nelle atmosfere musicali giocate con sapienza da MaNu dj. Attesa e curiosità per lo spettacolo teatrale delle ore 21.30. I toscani Teatro Sotterraneo arrivano con “Homo ridens”, una performance attinente al riso e suoi meccanismi, pensata come un test sul pubblico – cavia. Il progetto rivede e aggiorna i risultati delle proprie ricerche in ogni città con l’intento di indagare l’attitudine umana alla risata, misurandone i limiti e la complessità. Nel riso rinunciamo alla funzione vitale del respiro, nel riso è la parte aggressiva di noi che ci fa digrignare i denti, nel riso è l’intrattenimento del potere ma anche la rivolta popolare. Sappiamo che la coscienza di sé permette all’uomo di vedersi dall’esterno. Sappiamo che la coscienza di sé rende l’uomo consapevole della morte. Ma cosa c’è da ridere?

Con il concerto dei Cabit Trio si chiude la seconda serata di festival. In “Musiche e danze dal mondo” spazio ai canti e ai balli del vivace repertorio della tradizione popolare italiana. Dalle danze del folclore centro – meridionale alle danze del nord ed europee (musica francese, galiziana, scozzese, irlandese…) arrangiando i brani per due cornamuse, fisarmonica e percussioni.

Nel corso delle serate: “Germinazioni”, brevi frammenti di danza e movimento a cura della coreografa e danzatrice Nicoletta Bernardini, performance che coinvolgerà gli allievi che parteciperanno all’omonimo laboratorio tenuto dalla danzatrice genovese nelle stesse giornate del festival. Tra gli allestimenti dei siti aziendali, curati dalla scenografa Francesca Marsella, saranno presenti alcune opere dell’artista Luca del Sordo.

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