Alassio. Stupore e sconcerto. Queste le sensazioni dell’amministrazione comunale di Alassio una volta appresa la richiesta, da parte delle minoranze consiliari, di un Consiglio comunale straordinario e di una Commissione Consiliare di indagine relativamente alla relazione contenente i rilievi finali effettuati dalla segretaria, la dottoressa Rosa Puglia.
“La relazione contenente i rilievi finali della dottoressa Puglia è un atto dovuto ai sensi di legge ed è stata notificata ai capigruppo di minoranza, che se desiderano conoscerne i contenuti possono leggerla – affermano i portavoce dell’amministrazione alassina -. Preme chiarire che la nostra intenzione di cambiare la segretaria fu da subito comunicata all’interessata e agli uffici competenti che si sono attivati da subito rispettando ovviamente, i tempi tecnici previsti”.
“Agli atti risulta inoltre che l’unica retribuzione di risultato è stata percepita proprio dalla segretaria comunale giusto decreto commissariale del 12 marzo 2013 – proseguono -. La relazione contenente i rilievi finali è dell’8 agosto, ed è stata letta, studiata e valutata con grande attenzione da tutta l’amministrazione, chiedendo i dovuti chiarimenti ai dirigenti ed ai funzionari interessati ed al revisore dei conti”.
“Questo – ribadiscono – perché non è una buona prassi agire di istinto, ma è nostra abitudine capire bene le pratiche prima di prendere dei provvedimenti. Provvedimenti che sono già stati presi; si è infatti sollecitato la costituzione dell’Ufficio preposto al controllo successivo ex articolo 14 regolamento controlli interni, ed è stata adottata la delibera di giunta, finalizzata al differimento della pesatura dei dirigenti, e che modifica una precedente delibera giuntale, come richiesto al punto 7 della relazione della segretaria, comportante un risparmio di risorse per l’ente”.
“Importante aggiungere – dichiarano i portavoce dell’amministrazione – che la delibera di giunta da noi modificata, e che ha comportato un danno erariale, è dell’8 maggio 2012. Intendiamo rassicurare dunque la consigliera Olivieri che, qualora non si riuscisse a recuperare le somme indebitamente corrisposte, sarà nostra premura richiederle ai membri della giunta che approvò la delibera incriminata, fra i quali l’attuale consigliere di minoranza Giacomo Nattero”.
“Dunque nessun mistero, nessun complotto, nessuna mancata trasparenza, nessun desiderio di rinviare chissà quale chiarimento – sottolineano -. L’amministrazione Canepa ha fatto del principio di trasparenza uno degli assi portanti della sua politica, trasparenza prima di tutto nei confronti dei cittadini e quindi anche delle opposizioni”.
“Si sottolinea inoltre che gli atti oggetto di rilievi sono tutti antecedenti l’insediamento della Giunta Canepa e sono ormai scritti e non più modificabili: non si capisce questa fretta di doverne discutere al più presto possibile – concludono -. Le minoranze consiliari avevano dichiarato di voler praticare una opposizione costruttiva ma sembrano in realtà cavalcare strumentalmente polemiche sterili ed inconcludenti”.