Garlenda. Successo di partecipazione al convegno di apertura dell’ottava edizione della Festa Provinciale dell’Agricoltura, dedicato al riscaldamento in serra con le biomasse. Folta la presenza di agricoltori provenienti da tutta la Provincia di Savona, oltre che di sindaci del comprensorio, amministratori pubblici e rappresentanti delle forze economiche.
Dopo il saluto del sindaco di Garlenda Giuliano Miele e del presidente provinciale della Confederazione italiana agricoltori Aldo Alberto, ad illustrare in particolare ai floricoltori presenti i vantaggi economici dell’impiego delle biomasse legnose nel riscaldamento delle serre è stato Marino Berton, presidente di Aiel, l’associazione creata dalla Cia proprio per sviluppare i nuovi sistemi di riscaldamento alternativi, più economici oltre che ecocompatibili.
“L’utilizzo di biomasse consente di risparmiare tra il 40 ed il 60 % dei costi di riscaldamento – ha detto Berton -, soprattutto per quanto riguarda coltivazioni come il basilico, le orchidee ed altre piante che necessitano di temperature elevate. Inoltre il sistema dei certificati bianchi consente di ‘capitalizzare’ attraverso la vendita dei certificati stessi (la cui richiesta è in aumento per via delle normative vigenti) la conversione dei propri impianti di riscaldamento. Ovviamente è necessario valutare accuratamente le necessità di riscaldamento delle proprie serre e curarne la coibentazione, per evitare di vanificare o comunque ridurre i vantaggi della trasformazione”.
Secondo il presidente Aldo Alberto, inoltre, l’utilizzo di biomasse da riscaldamento offrirebbe nuove opportunità di sviluppo al settore agricolo ligure. “Non riesco a non immaginare la questione delle biomasse da riscaldamento disgiunto dallo sviluppo di una filiera del legno – ha detto Alberto -, considerando che viviamo in una regione ricca di boschi, in gran parte abbandonati o comunque non produttivi e non curati”. La responsabile nazionale del Gruppo di interesse economico florovivaistico della Cia, Mariangela Cattaneo ed il vicepresidente della Confederazione, Dino Scanavino non hanno mancato da un lato di invitare gli agricoltori a mantenere elevato il livello di innovazione della nostra agricoltura, ma al tempo stesso di richiamare gli enti pubblici ad un preciso impegno economico ma soprattutto normativo.
“Quello di cui abbiamo bisogno è soprattutto semplificazione – ha detto Cattaneo -. Perché ormai è necessario rivolgersi a professionisti per cose che semplificando un po’ alcune norme, potremmo tranquillamente fare da soli, e questo aumenta i costi di produzione, che ormai non si possono più limare in alcun modo. Quanto all’impiego delle biomasse, rappresentano certamente una delle poche possibilità di risparmio rimaste ed una risorsa economica per l’agricoltura”.
“La creazione di una filiera del legno da riscaldamento è senza dubbio un settore di sviluppo importante in una realtà come quella ligure – ha aggiunto Scanavino -, ma bisogna anche fare in modo che i costi di questi combustibili risultino concorrenziali rispetto ai prodotti provenienti dall’estero, altrimenti diventa difficile convincere i produttori ad acquistare prodotti che finiscono per costare più di altri. Se l’agricoltura viene riconosciuta com un bene comune da sostenere e non solo come un settore economico e se ci sarà un approccio responsabile alle risorse pubbliche che oggi non sono più quelle di un tempo, gli agricoltori faranno la loro parte e la filiera del legno ligure potrà diventare una realtà importante”.
Un appello che sembra essere stato accolto per le rispettive competenze sia dagli agricoltori che dall’assessore regionale Giovanni Barbagallo. “La filiera ligure del legno è un’esigenza reale, che deve essere sostenuta – ha detto Barbagallo -, anche in considerazione del fatto che tra la fine dell’ottocento e la fine del 900 la superficie boschiva in Liguria è aumentata del 60 %, mentre quella agricola si è ridotta del 60%, quindi bisogna non solo recuperare terreno per l’agricoltura, ma anche trovare soluzioni per una migliore gestione del bosco, sia per quanto riguarda il suo mantenimento che la sua redditività. Il piano di sviluppo rurale che partirà nel 2014 sosterrà anche e soprattutto gli interventi mirati al risparmio energetico attraverso le biomasse, magari cercando nei bandi di privilegiare il cippato ligure”.
Al dibattito sono intervenuti tra gli altri anche il presidente della Camera di Commercio Luciano Pasquale, l’assessore all’agricoltura di Albenga Carlo Parodi e tutti i sindaci del comprensorio ingauno.