Cronaca

Vado in lutto per la morte di Nadia, i residenti: “Tratto pericoloso, sembra un’autostrada”

nadia colangelo (deceduta a Vado)

Vado L. Il giorno dopo la tragedia, che stordisce e lascia increduli, c’è quello dell’assenza e del dolore. Nadia Colangelo, la 27enne deceduta ieri in un terribile incidente in via Gnocchi, a Vado Ligure, lungo il tratto che arriva ad immettersi con la superstrada, era molto conosciuta in città, sia tra i suoi colleghi del centro commerciale Molo 8.44 (che, in segno di lutto, ha sospeso tutte le manifestazioni in programma) sia nel mondo calcistico femminile (la ragazza ha militato fino a qualche anno fa nelle squadre di calcio femminile del Vado, e prima ancora nella polisportiva Sampor legata alla parrocchia di San Paolo).

Ma il giorno dopo è anche quello delle polemiche, che vedono molti residenti della zona parlare quasi di una tragedia annunciata in un tratto stradale in cui i veicoli – dicono qui – procedono come pazzi. “Già in tempi remoti si pensava di costruire qui una rotonda per costringere gli automobilisti a rallentare, ma non se ne è fatto nulla – dicono alcuni abitanti che ieri erano sul luogo dell’incidente mortale – In questo tratto passa tutto il flusso veicolare che si riversa nella valle Sant’Ermete-Segno, solo che nella valle ci sono cinquemila abitanti. E’ questione di responsabilità: qualcuno dovrebbe cercare soluzioni per questa zona così pericolosa”.

“La sera sembra un’autostrada, con camion che vanno e vengono e non sembrano fare molto caso ai limiti di velocità – continuano i due signori – Ogni tanto vengono i carabinieri ma non serve; dovrebbero almeno mettere un autovelox e vedrete quanti soldi riescono a recuperare con le conseguenti multe!”.

La dinamica del sinistro che ha coinvolto Nadia è ancora da chiarire nei particolari. La 27enne ha perso la vita allo sbocco della superstrada, mentre in sella alla sua maximoto Ducati stava andando a lavorare nel negozio Trony del Molo 8.44. All’incrocio di via Ciocchi avrebbe cercato di superare un furgoncino, forse toccandolo e finendo poi a terra mentre mentre da via Ciocchi sopraggiungeva, svoltando alla propria sinistra verso la superstrada, un camion che non è riuscito ad evitarkla. Fatale l’impatto con i soccorritori che non hanno potuto fare nulla per salvarle la vita.

Nadia lascia i genitori, cinque fratelli e il fidanzato con cui conviveva da tempo.

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