Cronaca

Tomba profanata a Carbuta: la falce della spending review mette a rischio la sicurezza del cimitero

Calice L. La spending review “taglia” la sicurezza, anche dei morti. E così accade che, in quel di Carbuta, frazione di Calice Ligure, non si riescano a trovare i fondi nemmeno per tenere lontani i vandali dal cimitero per garantire un sonno tranquillo a chi dovrebbe riposare in pace.

E’ questo il caso di Andreina Bove, la cui tomba è stata profanata più volte nel corso degli ultimi anni con una preoccupante escalation degli ultimi mesi che ha portato all’apertura di un’inchiesta che, al momento, pare non aver fatto luce su nulla. Per porre fine a questo scempio e al conseguente strazio di una famiglia che ha dovuto già fare i conti con una morte prematura, avvenuta nel 1989 e a soli 24 anni di vita, il sindaco Livio Sterla aveva parlato tempo fa della possibilità di acquistare un cancello elettronico per scoraggiare i malintenzionati. Oggi, però, i conti non tornano.

“Aspettiamo entrate che non arrivano e ci apprestiamo a fare un bilancio basato su 130 mila euro di trasferimenti statali contro i 480 mila euro su cui, nel 2009, quando sono diventato sindaco, potevamo contare – dice desolato il primo cittadino, Livio Sterla – Oggi non ci possiamo permettere un investimento simile, e nemmeno abbiamo i soldi per una guardia notturna”.

A vigilare, anche se da lontano, è il vice sindaco, che abita nei pressi del cimitero e che, mattina e sera, si occupa dell’apertura e chiusura del campo santo. “Non è sufficiente, visto che questi gesti infami si ripetono troppo volte, ma purtroppo non possiamo fare di più – continua Sterla – Due settimane fa ho sentito la famiglia Bove che, ovviamente, è affranta. Noi siamo in contatto costante con i carabinieri che stanno facendo il possibile, ma sarà difficile individuare i responsabili. Anche perché il cimitero confina con un bosco, per cui è facile fuggire e nascondersi”.

In un’occasione, i profanatori hanno demolito il sarcofago, hanno preso la bara della giovane defunta e l’hanno scaraventata a terra. Inoltre, avrebbero anche trapanato lo zinco della bara. Gesto che ha destato indignazione in paese. Senza contare gli altri episodi simili e gli strani attentati di varia naura ai danni della famiglia Bove.

Negli ultimi tre anni, infatti, ignoti hanno dato alle fiamme il capannone di Andreino Bove, ex camionista in pensione, mentre due anni fa gli furono bucate le gomme dell’auto.

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