Cronaca

Savona, accolta la richiesta della Procura: 3 anni di sorveglianza speciale per Pietro Fotia

Scavoter Fotia

Savona. Il Collegio del tribunale di Savona ha accolto l’istanza della Procura e inflitto tre anni di sorveglianza speciale a Pietro Fotia. La decisione dei giudici di Savona è arrivata dopo più di tre mesi (l’istanza era stata discussa il 25 marzo scorso a Palazzo di Giustizia) di camera di consiglio ed è stata notificata ieri all’imprenditore savonese, amministratore di fatto della Scavo-Ter, oggi Fotia Group.

La richiesta di applicare la misura di sorveglianza era partita dal pubblico ministero, Ubaldo Pelosi, che l’aveva motivata parlando di “pericolosità sociale” di Fotia, ricordando fra l’altro il suo coinvolgimento nel caso Drocchi, la vicenda giudiziaria sulle mazzette che sarebbero state pagate per ottenere appalti nel comune di Vado.

Motivazioni che erano state contestate dal difensore di Fotia, l’avvocato Franco Aglietto, che, al termine dell’udienza svoltasi in camera di consiglio, aveva osservato: “Le considerazioni della Procura, che fra l’altro sono già state valutate dal tribunale di Savona, sono inconsistenti. L’unico fatto vero è la vicenda Drocchi che dal punto di vista giudiziario è ancora in itinere. Quanto al resto, Fotia è incensurato, come dimostra il suo certificato penale”.

Ora che la richiesta di applicazione della sorveglianza speciale è stata accolta l’imprenditore avrà l’obbligo di non allontanarsi dal Comune di Savona. Sulle motivazioni della decisione del Collegio, che sono racchiuse in sette pagine, poco o nulla trapela, ma i giudici savonesi, di fatto, dovrebbero aver accolto la tesi della Procura che ritiene Pietro Fotia un “soggetto socialmente pericoloso”. Una tesi contro la quale l’imprenditore potrà presentare ricorso in Corte d’Appello.

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