Crescono gli studenti stranieri iscritti all’Università di Genova: sono soprattutto albanesi

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Aumentano gli studenti universitari di cittadinanza straniera nell’Ateneo genovese. Nell’anno 2010/2011 l’incidenza sul totale degli iscritti è salita al 7,8%, rispetto al 5% dell’anno accademico 2006/2007, sono passati infatti da 2.081 agli attuali 3.170.

Lo dice uno studio commissionato dall’assessorato alla Formazione della Regione Liguria al Centro studi Medì, Migrazioni nel Mediterraneo e presentato questa mattina in Regione alla presenza, tra gli altri, dell’assessore alla Formazione e Bilancio, Pippo Rossetti e di Andrea Torre, presidente del Centro studi Medì. Dal punto di vista delle nazionalità prevalgono gli studenti dell’Europa centro-orientale (pari al 24% sul totale), seguiti da quelli dell’Unione Europea (16%), dell’America centro-meridionale (16%) e dell’Asia orientale (15%).

A livello di singole nazionalità 512 studenti vengono dall’Albania (il 16% del totale), 426 dalla Cina (il 14%), 260 dall’Ecuador (8%), 112 dal Peru’ (4%) e 100 dalla Tunisia (3%). Due le tipologie degli studenti stranieri: da un lato gli studenti internazionali, i giovani che vengono in Italia con un permesso di soggiorno per frequentare le università italiane, dall’altro i figli di famiglie stabilizzate da tempo sul territorio che hanno svolto il proprio percorso scolastico in Italia e in Liguria e hanno deciso, dopo il diploma superiore, di proseguire gli studi e iscriversi all’Università (studenti migranti).

Tra gli studenti migranti su cui si è soffermata la ricerca prevalgono le donne con il 67%, mentre gli uomini rappresentano solo 1/3 degli iscritti. Le nazionalità di questi studenti seguono i flussi migratori: il 27% sul totale degli iscritti sono albanesi, il 21% ecuadoriani, il 10% peruviani, mentre rumeni e marocchini seguono con valori piu’ bassi. Si iscrivono piu’ facilmente a Lingue e Letterature Straniere, segue Economia e Scienze Politiche.

“I giovani stranieri presenti nel nostro sistema universitario – spiega Debora Erminio, una delle autrici della ricerca – sono figli di immigrati per lo piu’ nati all’estero e ricongiunti in Italia che hanno incontrato molte piu’ difficoltà rispetto ai ragazzi di cittadinanza straniera che sono nati in Italia. Difficoltà che si manifestano anche nel percorso universitario, sia nei crediti formativi che nell’ottenimento della laurea, al termine dei tre anni infatti solo il 6,6% degli studenti di cittadinanza straniera riesce a laurearsi, a fronte del 18,2% degli studenti italiani”.

“Stiamo facendo il possibile per cercare di sostenere il 100% delle borse di studio agli aventi diritto – ha spiegato Rossetti – e quindi anche alla quota di iscritti stranieri al primo anno. L’obiettivo è quello di implementare le attività di ARSSU che e fare in modo che l’Università di Genova sia sempre piu’ accogliente per gli studenti. Perché perdere studenti vuol dire non solo perdere risorse, ma anche perdere processi di integrazione. Gli stranieri sono ancora pochi nel nostro Ateneo, ma Genova, tra le Università medie, è quella che ha piu’ stranieri iscritti . Un patrimonio quello dello cambio e dell’intercultura che va agevolata, anche attraverso progetti messi a punto per l’accoglienza come il Suq all’Università”.

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