Ceriale. Sono tornati tutti in libertà i sette cittadini bengalesi finiti in manette sabato sera dopo una lite con due connazionali sul lungomare Diaz di Ceriale. Stamattina il gruppo è finito a giudizio per direttissima con le accuse di lesioni e rapina visto che, dopo l’aggressione, alle vittime era stato rubato un portafogli ed un telefono. Durante l’udienza il giudice ha convalidato l’arresto, ma ha deciso di scarcerare i sette, che sono tutti regolari in Italia e lavoratori.
Secondo quanto ricostruito la violenta lite si è scatenata sul lungomare di Ceriale, all’altezza dell’albergo Moresco, quando i sette, tutti venditori ambulanti e di età compresa tra i 24 e i 44 anni, si sono scagliati contro un collega di 35 anni che si era posizionato vicino a loro. Ad accendere il diverbio probabilmente è stato un problema di “concorrenza”. Fatto sta che dalle parole, nel giro di poco, i venditori bengalesi sono passati ai fatti ed hanno colpito il connazionale con calci e pugni, provocandogli ferite al volto, alle braccia e al torace, giudicate guaribili in venti giorni dai medici dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure. Un altro trentacinquenne bengalese, amico della vittima, è intervenuto per difenderlo, ma ha finito per essere aggredito a sua volta. Assistendo alla scena dei passanti hanno allertato i carabinieri che sono intervenuti.
Nel frattempo gli aggressori si erano allontanati, ma sono stati rintracciati nel giro di poco: tre a poche centinaia di metri dal luogo della rissa, gli altri quattro nella loro abitazione cerialese dove si erano già nascosti. Prossima udienza del processo il 16 settembre prossimo.