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Turismo russo: Alassio sbaraglia tutti e l’Alberghiero prepara un centro studi

Salvatore Manca e Franco Laureri

Alassio. Un aumento esponenziale quello dei turisti russi nella Baia del Sole, misurabile sulle cifre che dal 2010 al 2012 hanno portato le presenze da 10 mila a quasi 22 mila. Una quota di visitatori che fa respirare il comparto alberghiero, soffocato dalla crisi, e un fenomeno che non ha paragone nelle altre località della provincia savonese, pur complessivamente in crescita sui numeri dall’Est.

Merito del lungo lavoro degli operatori alassini, che hanno scommesso sul “filone d’oro”, a partire dall’imprenditore Egidio Mantellassi e, per l’Istituto Alberghiero che ha fornito costante supporto alle iniziative, del professor Franco Laureri. Dalla partecipazione al Mitt di Mosca ai contatti con il console Boykov a Genova, dagli eventi-workshop al marketing con il progetto TurizmItalia.ru, l’operazione ha lo scopo di attirare (ma anche fidelizzare) la clientela russa che trova nella città del Muretto una destinazione ideale “sun and beach”.

Eloquenti i dati: ad Alassio sono stati registrati 2.763 arrivi e 21.734 presenze di turisti russi nel periodo tra gennaio e ottobre 2012; nel 2010 le presenze erano state 10.213 e gli arrivi 1.293. Stando al 2012, ad Albenga si sono contati 323 arrivi e 2.590 presenze, a Pietra Ligure 731 arrivi e 6.757 presenze, a Loano 270 arrivi e 1.781 presenze, a Laigueglia 50 arrivi e 469 presenze, a Finale Ligure 628 arrivi e 3.908 presenze.

“Questa esperienza ha dimostrato che la differenza è nella qualità e nel miglioramento continuo – commenta Laureri – E’ difficile pensare a nuovi mercati senza una strategia e senza prodotti territoriali idonei a soddisfare i bisogni di quel target. Nel caso dei turismo russo, la differenza l’ha fatta lo ‘stile Alassio’ con lo shopping e l’accoglienza specializzata. Ora l’obiettivo è promuovere il brand turistico in modo sistematico e per questa ragione stiamo raccogliendo energie e idee intorno ad un progetto locale che faccia capo al progetto più generale di promozione TurizmItalia, dedicato specificatamente al mercato russo”.

L’istituto Alberghiero “Giancardi” ha raccolto nella scorsa stagione i feedback dei visitatori russi ad Alassio, oltre a fornire supporto per le iniziative di promozione. Ora l’istituto lancia un centro studi con l’obiettivo di aggregare operatori turistici, tecnici e personalità del mondo della cultura. Anche in questo caso la scommessa è soprattutto sui mercati emergenti.

“Il nuovo soggetto avrà il compito – spiega salvatore Manca, preside dell’Alberghiero – di elaborare programmi di sviluppo e valorizzazione turistico-territoriale ed attuarli attraverso azioni di promo-commercializzazione sui mercati nazionali ed esteri”.

Le attività svolte dal centro spazieranno dalla progettazione, all’organizzazione e gestione di educational, eventi e manifestazioni, garantendo il coordinamento di tutte le attività di pubbliche relazioni. Nel “codice genetico” del Centro Studi Turistici, oltre alle indagini e agli studi sui problemi economici, ci sono la formazione, la consulenza aziendale, la tutela e la valorizzazione del patrimonio ambientale, storico e culturale. Il Centro, basandosi sull’esperienza dei docenti dell’Alberghiero e del know-how maturato nel campo della formazione e nelle tecniche di mercato, vuole caratterizzarsi come forum permanente del turismo del ponente ligure con azioni per rilanciare la cultura scientifica e tecnologica di un comparto economico che è in ricerca urgente di prospettive di crescita.

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