Savona, volumi nel nuovo Puc: per i grillini “cittadini ingannati a vantaggio dei costruttori”

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Savona. I volumi edificatori previsti dal Puc agitano le acque all’interno della maggioranza di centro sinistra a Palazzo Sisto ma sono anche tema di forte critica da parte dell’opposizione, con in testa proprio i grillini, che parlano di “inganno nei confronti dei cittadini”.

“Stupisce che i consiglieri di maggioranza delle forze politiche a parole più ostili alle cementificazioni stiano mercanteggiando percentuali, anziché prendere una posizione più coraggiosa di difesa vera dei cittadini, che per questo li hanno votati. Noi saremo coerenti e non smetteremo di chiedere una politica diversa che abbia come obiettivo il benessere dei cittadini e non certo l’interesse di qualche costruttore” sottolinea il Movimento 5 Stelle savonese.

“Continueremo a denunciare ciò che si tenta di nascondere ed edulcorare: le riduzioni di volumi in certe zone, presentati fintamente come concessioni e contropartite, sono dati di fatto un mercato immobiliare speculativo, drogato e saturo, ormai non regge ulteriori cementificazioni; i volumi proposti in crescita nelle zone di per sé più appetibili e preziose, la dicono lunga: persino lì occorre “convincere” i costruttori con una irresponsabile operazione di “saldi” a spese del territorio e delle regole sulle edificazioni in riva al mare. Incredibile che si profili la possibilità di strappare ulteriori volumi in cambio della richiesta di costruire a basso impatto energetico: questa dovrebbe essere la premessa indispensabile per tutte le nuove costruzioni e ristrutturazioni e non certo un bonus da ripagare ai costruttori; con tali premesse ci chiediamo se i principi alla base del modello “smart city” non siano solo belle parole con cui ultimamente il vicesindaco Di Tullio si riempie la bocca nei convegni. Ristrutturazioni, riqualificazioni energetiche e riconversioni sono l’unica via da seguire per un autentico rilancio dell’edilizia, della rete di imprese locali e dell’artigianato che tanto soffre la crisi. Le grandi speculazioni sono per fortuna al tramonto e visto che danno ben poco lavoro in loco, si basano su sfruttamento e subappalti, producono deserti sfitti. Lo abbiamo ampiamente constatato ormai, bisogna smettere di tenerle in vita artificialmente” spiegano i grillini.

“L’edilizia popolare non deve essere una Cenerentola tirata in ballo come elemento “ideologico” in più o come grimaldello per le speculazioni, ma la necessità principale. E basata su riconversioni e ricostruzioni e non su nuovi edifici e consumo di territorio. In conclusione, è ora di dire basta a un modello che è al tramonto e che non ha portato reali benefici alla città, ma solo guasti irreversibili. E’ il momento di scelte coraggiose e inversioni di rotta, per non creare ulteriori danni al territorio e per anticipare i tempi, rispetto a leggi e piani di tutela che auspicabilmente il Parlamento si appresta a legiferare. In tutto questo, l’arretratezza della maggioranza presente nel consiglio comunale di Savona ci appare semplicemente insostenibile e sconfortante” conclude il Movimento 5 Stelle.

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