Cronaca

Ricerche Solari fino a domenica, il figlio: “Grazie a tutti: credo nel lavoro concreto dei soccorritori, non nelle ‘visioni’ di chissà chi”

Cairo M. Saranno protratte fino a domenica le ricerche di Giovanni Solari, il 70enne disperso da domenica 17 giugno nei boschi cairesi. Una bella notizia per la famiglia dell’uomo, e per il figlio Matteo, da sempre al fianco di chi sta perlustrando senza sosta da giorni e giorni le alture valbormidesi alla ricerca di suo padre. E’ quanto deciso questa mattina nel corso di un vertice che si è svolto presso la Prefettura di Savona. La situazione sarà riesaminata nel corso di una nuova riunione, che sarà convocata in tempi brevi.

“Questa è un’ottima notizia, speriamo serva per riuscire a trovare mio padre in questo lasso di tempo – si sfoga Matteo – Io devo veramente ringraziare tutti, perché non mi aspettavo questa solidarietà ogni giorno, e tutte queste persone, tra soccorritori e amici, che stanno dando l’anima per noi. Vedere persone che non hanno mai messo piede in un bosco armarsi di bastoni e scarponi per unirsi a vigili del fuoco, soccorso alpino, cinofili, Croce Rossa, cacciatori, nella speranza di trovare mio papà mi riempie il cuore”.

“Non ci siamo fatti un’idea di ciò che è potuto accadere: può essere successo di tutto – continua il figlio di Solari – Il territorio è molto vasto, ci sono canaloni in cui ti perdi per poi ritrovare la strada dopo poco, ci vorrebbe un esercito di alpini per percorrere tutte quelle zone”.

E, a porposito del falso allarme di ieri, con un presunto sensitivo che aveva riferito di aver visto Giovanni vivo in un casolare della zona, Matteo commenta: “Capisco il voler cercare di rendersi utili, ma senza andare dietro alle ‘streghe’. Ieri abbiamo avuto una notizia che ci ha fatto saltare di gioia, ma poi era un sensitivo che aveva dato indicazioni sbagliate: non si scherza su queste cose, per cui il mio appello è di non dare alla famiglia false speranze e di parlare solo se si è visto mio padre in carne ed ossa. Io credo nel lavoro di chi sta cercando da giorni mio padre; se poi, un giorno, come famiglia vorremo rivolgerci a un sensitivo lo contatteremo noi. Ma per favore, l’aiuto di tutti è ben accetto, ma deve essere basato su qualcosa di reale. Io credo nelle persone che stanno perlustrando i boschi, non alle favole. Ieri, ad esempio, si sono interrotte le ricerche per andare dietro a questa bufala e ciò mi ha fatto davvero arrabbiare”.

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