Ospedale Albenga, un pacchetto “turistico-sanitario” per attrarre pazienti: l’alleanza di GSL e sistema imprenditoriale ingauno

Albenga. Lo potremmo definire un pacchetto turistico-sanitario “made in Albenga” con sconti e promozioni a favor di chi verrà a curarsi sotto le torri ingaune. E’ quello che vede la collaborazione tra GSL (Gruppo Sanitario Ligure) e sistema museale ed imprenditoriale del comprensorio, con una proposta volta ad attirare pazienti nel reparto di chirurgia ortopedica del Santa Maria di Misericordia (che è stato recentemente battezzato dalla Regione come “centro d’eccellenza”) sfruttando anche le bellezze artistiche e paesaggistiche di questa porzione di Liguria.

In pratica, i parenti dei pazienti provenienti da altre regioni d’Italia avranno la possibilità di assistere in loro cari in loco, sfruttando un voucher che prevede sconti e promozioni su alberghi, attività comemrciali e musei di Albenga (sconti che vanno dal 10 al 20% nelle strutture cittadine convenzionate). In questo modo si gioca sul binomio eccellenza sanitaria e offerta turistica per rendere la sanità ingauna più attrattiva e “scippare” pazienti ad altre regioni, come la Lombardia, tradizionalmente più gettonate, almeno dal punto di vista “ospedaliero”.

D’altronde l’esperimento Gsl, primo esempio di convivenza in Liguria (e tra i primi in Italia) di una struttura privata all’interno di un nosocomio pubblico, ha già dato un forte contributo al calo delle fughe di pazienti in altri territori. Di più: sono già un’ottantina i piemontesi che, attualmente, si sono rivolti a questa struttura per le loro cure, molti i liguri provenienti da altre province, mentre i ricoveri più recenti riguardano anche siciliani e calabresi.

“Di solito il ricovero per interventi protesici dura una dozzina di giorni: un periodo di tempo in cui i parenti del ricoverato hanno necessità di soggiornare ad Albenga. Di qui l’idea di offrire pacchetti e convenzioni ad hoc – spiega Alessio Albani, amministratore delegato del Gsl – Chi viene a curarsi qui può contare su alte professionalità e un territorio che ha molto da offrire, da ogni punto di vista. Quando è nato il reparto, circa un anno e mezzo fa, tutti erano scettici. Ora i successi e i riconoscimenti sono sotto gli occhi di tutti: abbiamo preferito parlare con i fatti, piuttosto che fare promesse a priori”.

Il Santa Maria di Misericordia ha ottenuto dalla Regione il riconoscimento di centro d’eccellenza per le specialità della chirurgia ortopedica di elezione. L’esperimento, ormai diventato iniziativa strutturata, ha registrato 1500 interventi nel 2012 e un risparmio, per le casse della Regione, di oltre un milione e mezzo di euro. Dalle fughe dei pazienti locali al contrario, ossia attrazione per chi si vuole sottoporre agli interventi di artoprotesi.

Con la firma della convezione di oggi – cui hanno partecipato, oltre ad Albani, il direttore sanitario del presidio, dottor Giacomo Marenco, Andrea Rovere per gli albergatori, Edoardo Cappello dei viticoltori ingauni, Agostino Sommariva del museo-frantoio ingauno, Paolo Torrengo, delle fondazione Oddi, Monsignor Gerini del museo diocesano – si offrirà dunque la possibilità di godere di cure d’eccellenza e di un soggiorno circondati da bellezze artistiche e da “risorse” gastronomiche e paesaggistiche davvero rare e di cui il reparto Gsl si è letteralmente “tappezzato”, con tanto di fotografie del centro storico ingauno, dell’isola Gallinara, e dello splendido entroterra, davanti alle quali i visitatori non possono che rimanere quantomeno incuriositi.

Carlo Scrivano, responsabile relazioni esterne Gsl, è tra gli ideatori: “Si è pensato di unire la cura del corpo al bello che aiuta l’anima. Chi è in un posto di sofferenza, se è circondato dalla bellezza, riesce a superare meglio le difficoltà. Prevediamo, con questa convenzione, una riduzione sui biglietti dei musei ingauni e sulle tariffe delle camere degli alberghi: dal 10 al 20% nei bed&breakfast. Siamo aperti ad altre collaborazioni con chi voglia sposare questa filosofia di integrazione tra ospedale e territorio”.

“Parliamo tanto di promozione del territorio e di destagionalizzazione: questo ne è un esempio concreto. E’ ora di sfruttare le bellezze e le eccellenze che Albenga ha da offrire, anche a favore di chi viene da lontano e purtroppo non solo per vacanze spensierate” aggiunge infine Andrea Rovere, albergatore ingauno.

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