Loano. Il Comune di Loano si è costituito parte civile nel procedimento penale a carico della vigilessa accusata di aver cancellato quasi 60 multe per eccesso di velocità. Domani, giovedì 6 giugno, si terrà l’udienza preliminare del processo davanti al gup del Tribunale di Savona Donatella Aschero, dopo il rinvio dello scorso 18 aprile per un difetto di notifica.
L’amministrazione comunale loanese, difesa dall’avvocato Paola Podestà, aveva già deciso di costituirsi parte civile per il danno economico procurato alle casse del Comune ma soprattutto per il danno di immagine arrecato dal presunto comportamento della vigilessa.
La donna potrebbe essere rinviato a giudizio per i reati di frode informatica, abuso d’ufficio, corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio, falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici e soppressione, distruzione e occultamento di atti. L’indagata, assistita dall’avvocato Silvio Carrara Sutour, ha sempre respinto gli addebiti.
Secondo il quadro probatorio, tra il marzo del 2007 e il febbraio del 2009, l’agente, una quarantacinquenne che in quel periodo era in servizio nel comando della Municipale loanese, avrebbe cancellato 57 verbali per favorire alcuni parenti, amici e conoscenti, in tutto 13 persone.
La vigilessa entrava nel sistema informatico “Concilia”, il programma che gestisce le contravvenzioni, con le credenziali dei colleghi e procedeva alla cancellazione delle multe.
Tra le accuse anche quella di corruzione in quanto la vigilessa si sarebbe fatta pagare somme imprecisate da due persone in cambio della cancellazione dei verbali. Episodi che hanno fatto finire anche i nomi dei due presunti corruttori, una trentaquattrenne ed un quarantaduenne, entrambi loanesi, sul registro degli indagati con l’accusa di corruzione.