Cronaca

Maestra a giudizio per maltrattamenti agli alunni, i testimoni: “Non era violenta, coi bimbi rapporti sereni”

Savona Tribunale

Noli. E’ ripreso, non senza qualche momento di tensione in aula tra accusa e difesa, il processo che vede una maestra d’asilo di Noli, Rosemma Testa, a giudizio con l’accusa di maltrattamenti verso i suoi piccoli alunni. Stamattina in tribunale hanno sfilato diversi testimoni che, di fatto, hanno negato di essere venuti a conoscenza di episodi di violenza da parte dell’insegnante nei confronti dei bimbi.

Una versione che contrasta con l’accusa secondo cui la donna (come denunciato da tre mamme che si erano rivolte ai carabinieri) avrebbe avuto dei comportamenti poco ortodossi e atteggiamenti autoritari verso gli alunni dell’Istituto. Durante le indagini i militari avevano ascoltato genitori e personale dell’asilo per capire se effettivamente nell’Istituto, il “De Ferrari” di Noli, avvenissero episodi di violenza: dalle deposizioni gli investigatori avevano ritenuto di trovare conferme ai sospetti. Oggi, in aula, molte di quelle dichiarazioni sono state smentite: più di un testimone ha detto di essere stato frainteso e ha negato di aver mai affermato che la maestra fosse violenta. Una circostanza che ha “scaldato” gli animi delle parti e fatto alzare i toni tra pubblico ministero e difesa, l’avvocato Dominique Bonagura, con quest’ultimo che ha presentato eccezioni a diverse domande formulate dall’accusa.

“Mio figlio – ha spiegato uno dei testimoni – non ha mai avuto problemi. Giravano voci proveniente da altre mamme che parlavano di schiaffi verso alcuni bimbi durante il pranzo, ma mio figlio non mi ha mai detto nulla di simile”. E ancora la madredi due sorelline: “So che una volta mia figlia è stata portata in bagno dalla maestra: aveva fatto un capriccio ed è stata accompagnata lì per lavarsi la faccia. Se avessi avuto anche solo il sospetto che fosse stata chiusa in bagno per punizione non l’avrei lasciata all’asilo per 5 anni. Ancora oggi quando le mie bimbe incontrano la maestra per strada le corrono incontro e l’abbracciano”.

Un terzo genitore, la mamma di un piccolo che era tornato a casa con un segno sul volto, sull’episodio ha precisato: “Mio figlio aveva problemi con il cibo e non buttava giù quello che mangiava oppure lo faceva senza masticare. Avevamo paura che potesse soffocare durante i pasti. Un giorno è arrivato a casa dall’asilo con un segno sulla guancia, ma la maestra ci ha spiegato che aveva dovuto fargli sputare un boccone per forza perché lo stava buttando giù intero”.

Anche la cuoca, il presidente e la segretaria dell’Istituto hanno confermato di non aver mai assistito a comportamenti violenti della signora Testa con i piccoli. Proprio la deposizione della cuoca ha scatenato le maggiori schermaglie tra accusa e difesa: il pm ha più volte fatto richiamo alle dichiarazioni rilasciate dalla donna ai carabinieri che avrebbero parlato di atteggiamenti violenti, ma la testimone ha ridimensionato la lettura di quelle parole. “Venivano ripresi i bimbi che si comportavano male. Li chiamava ‘besughi’ oppure ‘schiocchini’ ma non li insultava. Se tenevano il cibo in bocca gli premeva le guance, ma con delicatezza, per farli deglutire. Non ho mai assistito a castighi troppo severi”. Secondo le testimonianze quando i piccoli alunni si comportavano male capitava che venissero messi seduti davanti ad un poster di “Pinocchio” in castigo. “Venivano mandati lì a fare il cosidetto ‘esame di coscienza’: passavano qualche minuto lì a riflettere per poi tornare in gruppo” ha ricordato la segretaria dell’asilo, in servizio nell’istituto dal 1991.

Racconti in contrasto con l’accusa formulata verso la maestra che contesta, in diverse occasioni, tra il 2007 e il 2010, alla donna di aver maltrattato i bambini tirandogli i capelli e le orecchie, costringendoli a mangiare a forza e urlando. Dopo la denuncia i militari avevano anche installato nell’asilo, l’istituto “De Ferrari”, alcune microcamere audio e video per poter realizzare delle intercettazioni ambientali. Sarebbero stati proprio i filmati a confermare agli inquirenti che le accuse nei confronti di Rosemma Testa erano fondate. Secondo la difesa invece quelle immagini non mostrerebbero atteggiamenti aggressivi.

Prossima udienza del processo il prossimo 20 giugno quando saranno sentiti nuovi testimoni. Intanto, proprio nell’udienza di questa mattina, l’asilo che inizialmente si era costituito parte civile nel procedimento ha ritirato la sua domanda.

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