Cronaca

Inchiesta Fameli, slitta ancora l’udienza preliminare: rinvio al 23 settembre

Loano. E’ ripreso con un altro rinvio in udienza preliminare il procedimento per l’inchiesta “Carioca”, quella su un presunto giro di riciclaggio, che ruota intorno ad Antonio Fameli. A causa della nullità della notifica per uno dei difensori (l’avvocato Zancan di Torino) l’udienza, che era programmata davanti al gup Filippo Pisaturo, è stata rinviata al prossimo 23 settembre.

Nella vicenda, oltre ad Antonio Fameli, sono indagate (con le accuse in concorso e a vario titolo di riciclaggio, trasferimento fraudolento di valori, reati tributari, attività abusiva di intermediazione finanziaria a falso in atti notarili) altre 14 persone tra cui il figlio dell’imprenditore loanese, Serafino, la compagna del primo, Clara Juana Magino Soculaya, peruviana, e Carlo Ciccione, di Cisano sul Neva, ex commercialista con studio a Imperia, che secondo l’accusa avrebbe gestito gli aspetti contabili e finanziari delle società italiane e straniere controllate da Fameli.

Oltre a loro nei guai erano finiti Giuseppe Carelli, abitante a Torino, carabiniere in congedo (negli Anni ’80 aveva prestato servizio a Loano), amico di Serafino Fameli e procuratore della società brasiliana “Pafimo Itda”; Maria Antonietta Barile, di Borghetto Santo Spirito, la segretaria di Antonio Fameli; Fabio Domenicale, di Loano, che sarebbe stato un prestanome; Carla Capello, di Borghetto Santo Spirito, anch’essa accusata di essere una prestanome di Antonio Fameli. Nell’inchiesta erano coinvolti poi altri professionisti e presunti prestanome dell’imprenditore loanese.

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