Economia

Crisi industriale nel savonese, allarme Femca Cisl: “Manca strategia per sviluppo, progetti rallentati”

femca cisl

Savona. Ferrania Technologies, Ocv, Nuova Isoltermica, Adorce SaintGobain; a quelle di possibile rilancio come la Fac di Albisola Superiore. Questi alcuni dei temi al centro della riunione del Consiglio generale della Femca Cisl Territoriale, alla presenza del suo Segretario Generale Corrado Calvanico, del Segretario Generale Nazionale della Femca Angelo Colombini, del Segretario Regionale Andrea Illustro, del Segretario Generale della Confederazione Claudio Bosio.

All’ordine del giorno la difficile situazione delle due provincie di Imperia e Savona, dal punto di vista economico produttivo sociale, con particolare analisi sulle situazioni, soprattutto industriali, che non hanno ancora trovato soluzioni positive che permettano un rilancio complessivo del territorio.

“Situazioni per le quali da tempo la Cisl ha tracciato insieme alle altre sigle sindacali ed alle istituzioni, percorsi che hanno analizzato il territorio nella sua dinamicità e nei suoi intrecci tra i suoi molteplici fattori di sviluppo, in un contesto di visione strategica complessiva mettendo insieme aree di crisi, aree con potenzialità immediata ed aree con potenzialità futura. Un territorio che ha visto in sede ministeriale, il riconoscimento delle sue potenzialità per uscire dal tunnel della crisi con le proprie risorse e capacità, attraverso l’instaurazione di un Tavolo dedicato alla provincia di Savona” afferma il sindacato.

“Percorsi che oggi appaiono pericolosamente rallentati. Il tavolo di crisi nazionale per il rilancio della Provincia di Savona al Ministero dello Sviluppo Economico, da tempo non si riunisce e tale situazione blocca di fatto, qualsiasi possibilità di portare avanti un progetto di rilancio ampio, complessivo e definito. La Femca Cisl unitamente alla Cisl Confederale hanno espresso quindi forte preoccupazione nei confronti di un sistema che non vede coincidenza tra percorsi di rilancio, di fatto rallentati ed ammortizzatori sociali, inesigibili per mancanza di fondi e comunque in fase di ridimensionamento normativo”.

“Tale situazione, già di per sé nell’immediato gravissima, diventa tragica nella constatazione di una carenza programmatica strategica industriale pressoché assente, in un contesto di assottigliamento delle garanzie degli ammortizzatori sociali. Finiti gli ammortizzatori sociali, non ci saranno posti di lavoro pronti per ricollocare le persone e ciò che oggi è dramma diventerà una tragedia sociale senza precedenti” conclude la Femca Cisl.

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