Cronaca

Truffa abbonamenti park “Torre Porto”: il Comune si costituisce parte civile

Comune - palazzo sisto piazza

Savona. Il Comune ha deciso nel corso della seduta odierna di Giunta di costituirsi parte civile nei confronti del legale rappresentante di una società gestore di un servizio di prenotazione parcheggio via Internet e di altri soggetti, imputati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova del reato di truffa ai danni di Ata SpA e del Comune stesso.

I soggetti si sarebbero procurati ingiusto profitto acquisendo prenotazione online per la sosta nel park “Torre Porto” di proprietà del Comune e in gestione ad Ata SpA.

“Dopo una lunga discussione di Giunta – spiega il vicesindaco Livio di Tullio – ci siamo resi conto che, a prescindere dall’entità del danno emergente dagli atti di indagine, Internet è stato utilizzato per una truffa alla Totò, solo supportata da tecnologie più moderne. In un momento di crisi generalizzato come questo, queste truffe sicuramente accrescono. Abbiamo anche considerato il danno a fronte dell’impegno dell’Amministrazione comunale di Savona a non aumentare le proprie tariffe; ci ha fatto molto arrabbiare vedere persone che, nonostante lo sforzo dell’Amministrazione, trovino il modo di trarre un profitto illecito. Non possiamo tollerare che soggetti privati possano trarre questo vantaggio da un bene pubblico”.

Secondo la procura della Repubblica presso il Tribunale di Genova i soggetti, senza alcun titolo contrattuale o di altra natura che li abilitasse a tale servizio, avrebbero acquisito prenotazioni online per la sosta nel parcheggio Torre Porto, attraverso proprio sito Internet.

I soggetti, presentandosi all’entrata del parcheggio, avrebbero consentito ai veicoli dei “clienti” l’ingresso e l’uscita dal park, utilizzando fraudolentemente, di volta in volta, otto abbonamenti mensili, acquistati da parte della società in oggetto presso Ata SpA, effettivo gestore del parcheggio.

In tal modo i “clienti”, versato il corrispettivo richiesto sul sito della società – sarebbero stati indotti in errore, utilizzando, in realtà, abusivamente il titolo (poiché l’accesso avveniva mediante tessere concesse esclusivamente a suddetta società e non cedibile a terzi).

In questo modo la società in oggetto si procurava un ingiusto profitto, con danno ad Ata SpA ed al Comune di Savona, nonché ai “clienti”, che, qualora avessero effettuato il pagamento al soggetto legittimato a riceverlo, avrebbero versato un corrispettivo di minore entità.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.