Slow Fish, allarme sul pesce dopato. Di Girolamo: “Priorità è tutelare la salute”

mercato del pesce

Liguria. Allarme sul pesce dopato lanciato oggi a Slow Fish da Slow Food e ripreso poi dal ministro alle politiche agricole, Nunzia De Girolamo, oggi in visita a Genova. “Bisogna stare attenti al pesce dopato, l’uso di sostanze chimiche per farlo sembrare fresco da parte di qualche commerciante e pescatore disonesto può creare problemi alla salute”, avverte l’associazione.

“Da due anni registriamo l’uso del ‘cafados’, che in Italia è vietato – spiega Silvio Greco, responsabile scientifico di Slow Fish -. Mescolato al ghiaccio mantiene per oltre una settimana inalterate le caratteristiche del pesce facendolo sembrare fresco. In verità il pesce marcisce e produce stamina che ha effetti tossici e può creare problemi gravi di salute a chi ha disturbi al cuore. Non vogliamo fare inutili allarmismi – spiega Greco – ma la facilità di procurarsi il cafados su un sito internet spagnolo può fare crescere il fenomeno. Accanto a qualche disonesto ci può essere anche chi usa in buona fede il prodotto chimico”.

Greco ha denunciato anche l’uso di altri prodotti chimici per fare sembrare il pesce fresco come acido borico e acqua ossigenata, e monossido di carbonio.

“Credo che noi dobbiamo tutelare innanzitutto la salute – ha detto il ministro De Girolamo in visita a Slow Fish -. Mangiare bene fa bene innanzitutto alla salute. Quando io penso ai pesci, a come vengono trattati, a come arrivano sulle tavole degli italiani, penso a mia figlia di undici mesi e penso che cosa darei a lei da mangiare”.
Silvio Greco, responsabile scientifico di Slow Fish ha chiesto al Governo un piano nazionale di controllo sul pesce mirato a scoprire l’eventuale uso di sostanze chimiche per allungare in modo illegale la vita del pesce fresco.

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