Cronaca

Sicurezza stradale, ogni anno muoiono 270 mila pedoni nel mondo

Put Loano: strisce pedonali

Sono circa 270 mila i pedoni che ogni anno muoiono sulle strade del mondo. Numeri choc che sono stati resi noti dall’Organizzazione mondiale della sanità. L’agenzia dell’ONU, anche sulla base di questi dati, domanda delle azioni concrete da parte dei governi in occasione della settimana sulla sicurezza stradale, organizzata dal 6 al 12 maggio.

L’OMS raccomanda in particolare delle misure di riduzione della velocità, del tasso di alcolismo al volante e dell’uso dei telefoni cellulari. A livello mondiale, i pedoni costituiscono il 22% delle vittime degli incidenti stradali. A livello statistico in Italia i dati non sono meno drammatici. Ogni settimana sulle strade perdono la vita 11 pedoni, nell’ultimo anno sono state 589 le vittime e oltre 20mila i feriti.

Per Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei Diritti”, “sono troppe le strisce pedonali pericolose”. “Dovrebbero garantire – prosegue – la sicurezza dei pedoni, ma ancora oggi, sono troppi i sinistri stradali di cui troppi con conseguenze gravissime, che accadono sugli attraversamenti pedonali. Continuano ad essere troppo frequenti, quasi da bollettino di guerra, le notizie relative al decesso o il ferimento di pedoni falciati da veicoli sulle strisce pedonali, tant’è che a fronte di una riduzione lenta ma costante dei sinistri stradali a livello globale, l’impressione è che gli incidenti di questo tipo siano se non in aumento, quantomeno stabili tant’è il clamore che continuano, giustamente, a suscitare”.

“È fatto notorio, che al di là della legislazione stabilita nel Codice della Strada nostrano che prevede all’articolo 191 l’assoluto diritto di precedenza dei pedoni sulle strisce pedonali, troppo soventemente a causa del comportamento imprudente degli automobilisti, chi attraversa a piedi preferisce rinunciare a questa prerogativa per non rischiare la propria pelle, tant’è che secondo alcune statistiche la responsabilità a carico dei guidatori per ciò che riguarda incidenti di tal tipo risulta essere nell’85% dei casi esclusivamente a carico del guidatore, mentre solo nel 3% è colpa del pedone” continua D’Agata.

“Nel nostro Paese non si contano i passaggi pedonali per quanti ve ne sono, ma proprio per tale ragione, allo stesso modo, è difficile stabilire quanti di questi siano davvero una garanzia di sicurezza e quindi a norma di legge. Infatti, troppi sono stati realizzati erroneamente oppure situati in luoghi inadeguati. Tra gli aspetti principali affinché un passaggio pedonale sia davvero sicuro vi sono: la possibilità di inserire un’isola pedonale al centro della carreggiata per le strade più ampie, la necessità di illuminare adeguatamente il passaggio, la presenza di catarifrangenti e un’adeguata avvistabilità della presenza dell’attraversamento stesso che dev’essere sgombro da ostacoli di qualsiasi tipo e le cui strisce devono essere costantemente ridipinte sul manto stradale per non risultare sbiadite o parzialmente cancellate. Alla luce di questi necessari accorgimenti, ci chiediamo quante strisce pedonali siano in regola in Italia?” conclude il fondatore dello Sportello dei Diritti.

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