Cronaca

Savona, polizia: lutto per la scomparsa del sovrintendente Sebastiano Margarone

Questura Savona

Savona. Lutto in polizia e tra le forze dell’ordine per la scomparsa di Sebastiano Margarone, per anni capo dell’ufficio Porto d’Armi della Questura savonese. Molto noto per il servizio prestato, per lungo tempo si era battuto con i colleghi per la riforma e l’ammodernamento della Polizia di Stato. E’ mancato all’età di 85 anni, a causa di un infarto.

Ricoverato alle 19,20 di lunedì scorso al pronto soccorso del San Paolo, il giorno successivo, martedì, è stato dimesso alle 13,20. “Abbiamo insistito perché lo trattenessero in cura in ospedale – riferiscono i familiari – Ma così non è stato. E’ entrato in codice giallo, poi diventato rosso, ed è uscito come persona a rischio di infarto, in un quadro clinico sicuramente complicato”.

“Le volte in cui mio marito è stato ricoverato al San Paolo – spiega la moglie – è stato trattato sempre con molta attenzione. E’ stato curato ed è guarito per vari problemi che ha avuto. In questo caso, però, vorremmo capire perché è stato mandato via così presto. Sono stati fatti tanti esami, ma non ci spieghiamo perché non sia stato trattenuto per la terapia”.

Il figlio del sovrintendente Margarone sottolinea: “Dopo avergli ipotizzato un flusso post ostruttivo su arteria succlavia, in un quadro clinico già precario per altre gravi patologie, e un’età avanzata, è stato dimesso in condizioni precarie, debolezza e febbre. Dopo 20 ore è mancato per arresto cardiaco”.

“Desideriamo soltanto capire se si poteva fare di più per una persona che nonostante l’età era vitale e attiva. Perché ci sia sempre più attenzione e umanità” concludono i familiari.

Dall’ospedale savonese, intanto, e dall’azienda sanitaria “la massima disponibilità a dare chiarimenti alla famiglia”. Il direttore del pronto soccorso, Roberto Lerza, osserva che la “gestione del caso è stata serena e secondo i criteri medici necessari”. “Il trattamento del paziente è avvenuto nel totale rispetto delle buone prassi cliniche” conclude.

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