Cronaca

Sagrestana licenziata dal Santuario: il giudice riconosce la “giusta causa” del Rettore

santuario

Savona. La comunità dei fedeli si era spaccata in due gruppi, colpevolisti e innocentisti. Quella era stata la reazione all’allontanamento di Monica Ghizzardi, la sagrestana “cacciata” dal Rettore del Santuario dopo una serie di accuse rivoltele per ammanchi dalle offerte. Sarebbero, cioè, spariti soldi dalle elemosine e dalle elargizioni. La donna aveva poi lamentato una forma depressiva seguita al licenziamento. Separarsi dal luogo di lavoro era stato un duro colpo dopo 15 anni di servizio nella struttura.

Il procedimento penale a carico della sagrestana è stato archiviato. Ma quello del lavoro è andato avanti, sino alla pronuncia odierna del giudice Caterina Baisi. L’operatrice del Santuario allontanata da don Domenico Venturetti aveva impugnato il licenziamento, contestandolo perché sarebbe stato dettato “da motivi ritorsivi e discriminatori”, ed aveva chiesto il reintegro nel posto ed il risarcimento dei danni. Ma il giudice ha respinto il ricorso, dando ragione invece al Santuario, sostenuto dall’avvocato Simone Mariani.

Il giudice del lavoro ha così emesso un’ordinanza ai sensi della legge Fornero, in quanto il licenziamento sarebbe avvenuto per giusta causa, non per motivi di discriminazione o ripicca.

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