Politica

Pdl, coordinamento regionale: Valle contro Melgrati, “Biasotti scelta calata dall’alto”

Andrea Valle

Savona. Dopo la lettera inviata al presidente Berlusconi dal capo gruppo in Regione del Pdl Marco Melgrati è direttamente il segretario provinciale del Popolo delle Libertà Andrea Valle ad intervenire nel dibattito interno al partito ligure e savonese: “Sono perfettamente d’accordo sull’utilità di avviare il più presto possibile la stagione dei congressi comunali. Lo richiedono a gran voce gli iscritti, i militanti e i tanti amministratori del territorio. Era una promessa fatta all’indomani dei congressi provinciali ma ora, che ci stiamo rapidamente avvicinando alle amministrative del 2014, è necessario concludere l’iter avviato poiché sarebbe impensabile affrontare una nuova ed importante fase di consultazioni con organi territoriali ancora provvisori”.

Rispetto alla posizione di Melgrati il segretario Valle dissente, invece, circa la soluzione proposta per la guida del Coordinamento Regionale: “Non è certo questione personale con l’On. Biasotti e nemmeno questione di appartenenza a questa o quella corrente interna, ma la formula della nomina “poiché unico parlamentare ligure rimasto” non mi convince affatto. Peraltro ti ricordo che il partito ligure ha ampiamente dimostrato di non digerire le scelte calate dall’alto” aggiunge Valle.

“Credo che tutti ricordino positivamente l’esperienza degli Stati Generali del Popolo della Libertà della Liguria del dicembre 2008 e del febbraio 2009, quando Claudio Scajola radunò a Varazze tutte le anime del partito in una grande assemblea dalla quale si fondarono i capisaldi del programma per le Regionali del 2010 e dalla quale ebbero origine le candidature per le Comunali, Provinciali ed Europee che si sarebbero svolte da lì a qualche mese. Un’esperienza che trasformò un semplice incontro in una grande occasione di dibattito e di politica, che mai più nessuno è stato in grado di replicare. Uno strumento di partecipazione interna dal quale scaturirono decisioni a cui tutti si uniformarono, perché erano il frutto di un processo democratico al quale iscritti, militanti, amministratori e quadri ebbero l’opportunità di partecipare e perché non erano decisioni calate dall’alto” prosegue il segretario provinciale del Pdl.

“So bene che il nostro Statuto non prevede la celebrazione di congressi per la scelta dei Coordinatori Regionali, ma a sparare nomi nel mucchio, senza dibattito e condivisione interna e dopo le ultime esperienze, si rischia di fare un ennesimo buco nell’acqua e di gettare al vento una storica opportunità per garantire al PdL Ligure una nuova direzione forte, stabile, credibile e riconosciuta” conclude Valle.

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