Politica

Pd, Anna Giacobbe: “Prime risorse per cassa in deroga, ora piano per occupazione”

anna giacobbe

Savona. “Un piano a sostengo del lavoro, anche per rispondere alle esigenze di un territorio savonese gravemente colpito dalla crisi”. Il deputato savonese del Pd, Anna Giacobbe, ha parlato dell’avvio operativo della Commissione Lavoro alla Camera.

“Il Pd ha illustrato gli obiettivi che intende perseguire, sostenendo l’azione del Governo, ma svolgendo anche una funzione di sollecitazione e di verifica continua: rifinanziamento degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2013, un programma di interventi per l’occupazione giovanile e femminile, salvaguardia delle persone che per effetto della riforma Fornero sono senza lavoro e senza pensione, strumenti per fare ritrovare un lavoro a coloro che oggi sono in cassa integrazione o mobilità (non si può pensare solo a come garantire loro un po’ di reddito), sicurezza sul lavoro. Abbiamo anche sollevato il problema dei tempi assolutamente lunghi con cui il Ministero esamina le pratiche ed emette i decreti, lasciando per motivi semplicemente “formali” tante persone senza reddito”.

“La semplificazione delle procedure, in tanti ambiti del rapporto tra economia e pubbliche amministrazioni, è una delle cose importanti da fare. Non c’è ancora sufficiente sensibilità e attenzione, anche nella sinistra, ci sono ancora molte resistenze passive in tanta parte degli apparati” aggiunge l’esponente del Pd.

Sono tutte questioni che hanno un riscontro molto forte in provincia di Savona. I dati sono noti, le organizzazioni dei lavoratori e delle imprese, la Provincia hanno fornito numeri e analisi. Una persona su due non lavora, in queste condizioni una società non può reggere. L’Ufficio economico della Cgil ha stimato una disoccupazione reale di 21.000 unità. Le donne sono quasi il 55% degli iscritti ai centri per l’impiego. Sono oltre 3000 le persone che utilizzano ammortizzatori sociali, di queste 800 usufruiscono degli ammortizzatori in deroga. Non è quantificato il numero degli “esodati”, non solo di coloro che sono già stati salvaguardati con i provvedimenti dei mesi scorsi (frutto dell’impegno del Pd e delle organizzazioni dei lavoratori), ma di coloro che sono stati licenziati e che sono senza lavoro e senza pensione per effetto della modifica delle regole previdenziali”.

“Se verranno confermate le indiscrezioni di queste ore, lo stanziamento di 700/800 milioni per a cassa in deroga è appena la metà della cifra necessaria, è solo un primo intervento, altre risorse andranno trovate rapidamente. Sarà possibile solo contrattando con l’Unione Europea i nostri margini di manovra, e un piano europeo per l’occupazione” conclude la Giacobbe.

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