Cronaca

Patenti facili: dai 2000 ai 2800 euro per passare gli esami senza “faticare”

Ponente. In molti ora dicono “vox populi”, ma agli inquirenti servono riscontri. Sul caso delle patenti facili, che ha visto il sequestro delle sedi dell’autoscuola Marziano, gli agenti della polizia stradale proseguono gli accertamenti per capire quante siano le patenti acquisite semplicemente pagando, senza sostenere gli esami. Da una parte ci sono i documenti, sui quali stanno lavorando gli investigatori, e dall’altra, sottotraccia, ci sono le voci. Senz’altro c’è molta preoccupazione fra chi era iscritto alle sessioni d’esame contestate, quelle in cui veniva mandato un “sostituto” al posto del vero candidato.

Tra questi c’è si lascia scappare qualcosa: “Ero stufo di essere bocciato e così alla fine ho ascoltato quello che si diceva in giro, cioè ‘vai lì, paghi e non avrai nessun problema’. E così è stato. Non ho mai frequentato nessuna lezione e in un paio di mesi ho preso la patente”.

“Non avevo tempo per studiare – dice un altro neo-patentato – Alla fine sono riuscito a spuntare un prezzo più basso di quello che mi avevano proposto inizialmente, anche perché io non ho sostenuto l’esame teorico ma l’esame pratico l’ho fatto; avevo fretta e mi avevano detto che avrebbero dovuto trovare la persona giusta per sostituirmi, così ho deciso di tentare la fortuna senza neanche fare una guida e mi è andata bene. A dire il vero il giorno dell’esame sono andato una decina di minuti prima dell’esame e mi hanno fatto provare la macchina”.

Secondo le voci raccolte in giro, circolavano i prezzi per ottenere la patente senza faticare: dai 2000 ai 2800 euro. Ma la dinamica di come sarebbero avvenute le contrattazioni fra l’autoscuola e il cliente, per gli inquirenti, è ancora da verificare.

Dalla polizia stradale è arrivato l’invito per i clienti della scuola guida a contattare il comando sia per la restituzione delle pratiche che sono state prelevate dagli uffici dell’autoscuola, sia per “autodenunciarsi” e rendere meno grave la propria posizione nel caso in cui qualcuno si fosse fatto “sedurre” da questo sistema. Se qualcuno, invece, dovesse ritirare un fascicolo che lo riguarda in quanto aperto in una delle agenzie Marziano, può telefonare al settore Trasporti della Provincia al numero 019-8313313 o 019-8313314.

Nell’operazione “Easy Licence” (traduzione appunto di “patenti facili”), condotta dalla sezione di polizia giudiziaria della polstrada di Savona con i distaccamenti di Albenga e Finale, sono finite nei guai sei persone: i due titolari dell’autoscuola, Rosanna Marziano, 43 anni, e il padre Domenico, di 70, un medico, Giuseppe B., nato a Napoli, ma residente a Bologna, due cittadini albanesi, Ardian P., classe 1978, residente a Castel Bolognese (Ra), e S.L., del ’91, ed un venticinquenne italiano, Antonio A., di Borghetto. Le tre agenzie di Ceriale, Loano e Pietra Ligure sono state sottoposte a sequestro preventivo.

L’accusa contestata, in concorso ed a vario titolo, è di associazione a delinquere finalizzata alla falsità e alla sostituzione di persona. Per quanto riguarda la posizione del medico invece gli investigatori hanno specificato che resta da approfondire: in una delle sedi dell’autoscuola sono infatti stati trovati alcuni certificati medici firmati in bianco che, forse, potevano essere utilizzati per rilasciare l’idoneità psicofisica alla guida anche senza sostenere la necessaria visita.

Secondo l’accusa il sistema utilizzato per far superare l’esame teorico senza difficoltà era semplice: l’autoscuola istruiva la pratica alla Motorizzazione e, al momento di sostenere l’esame, sostituiva la foto del candidato nel fascicolo con quella della persona che fisicamente si presentava alla prova. Una volta passato il test la foto nella documentazione veniva sostituita e il candidato poteva accedere all’esame pratico. L’indagine ha preso le mosse proprio da una segnalazione dei funzionari della Motorizzazione Civile di Savona che, dalla visione delle fotografie nell’archivio informatico (al momento dell’istruzione delle pratiche per le patenti infatti le foto dei candidati vengono scannerizzate), avevano notato alcune anomalie.

I titolari dell’autoscuola Marziano, assistiti dall’avvocato Marco Ballabio, respingono le accuse: “L’ipotesi rappresentata dagli organi inquirenti è già stata chiarita 4 mesi fa dopo un controllo fatto nell’autoscuola. In quell’occasione furono trovate tre pratiche, su centinaia, che avevano ‘imperfezioni formali’: per esempio la fotocopia del documento non perfettamente leggibile. I miei assistiti però sono estranei a quanto gli viene contestato oggi. Le pratiche infatti erano state effettivamente istruite dalla scuola, ma poi erano state riconsegnate ai privati. Se qualche manomissione c’è stata quindi potrebbe essere stata commessa dal privato ovviamente ad insaputa dei titolari dell’autoscuola”.

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