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Nidi di gabbiani in città: super lavoro per l’Enpa

nido di gabbiani

Savona. Con la primavera è iniziata la costruzione dei nidi da parte di coppie di gabbiani che, sempre più frequentemente, si avventurano in città, a causa della mancanza di cibo in mare dovuta all’eccesso di pesca professionale e sportiva.

Sono così cominciate le segnalazioni all’Enpa di nidi su tetti e terrazzi da parte di turisti che hanno riaperto la casa delle vacanze e vedono volteggiare minacciosamente attorno gli animali.

“La Protezione Animali – si legge in una nota – ricorda che i gabbiani effettuano, verso persone che si trovano nelle vicinanze del nido, voli di ‘parata’ ed emissione di grida, ma basta alzare le braccia per allontanarli ed interrompere i voli semplicemente minacciosi che fanno attorno all’intruso”.

“E’ pur vero però che le istituzioni pubbliche tardano ad affrontare le problematiche che si verificano, malgrado le soluzioni adottate altrove e suggerite inutilmente dall’ENPA – prosegue la nota Lo scorso giugno una decina di persone, tra cui alcuni impiegati del comune, pretendevano che l’ENPA togliesse subito un giovane gabbiano dalle fioriere sospese di via Gramsci, di fronte al porto, dove i genitori avevano fatto il nido e lo stavano accudendo ma, a sua difesa, svolazzavano minacciosi attorno ai passanti della frequentata via. Alla fine il piccolo era caduto più volte a terra ed i volontari si erano assunti il faticoso onere di ricoverarlo ed accudirlo fino all’autosufficienza ed alla successiva liberazione”.

“Avevamo subito scritto al Comune invitandolo a rimuovere la fioriera o munirla di griglie che impedissero la nidificazione; come spesso accade alle proposte dell’ENPA, nulla accadde e la fioriera è stata occupata dalla coppia di gabbiani, con l’esatta ripetizione degli inconvenienti dello scorso anno ed un piccolo nidiaceo ripetutamente caduto ed ora a carico dei volontari. Complimenti al Comune di Savona, che ha anche negato all’associazione l’affidamento di un terreno in zona PAIP dove ospitare i gabbiani in convalescenza e in crescita” conclude la nota.

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