Cronaca

Marito accusato di maltrattamenti, i nipoti denunciano la donna e un ispettore di essersi inventati tutto: a giudizio per calunnia

Tribunale

Savona. Una denuncia per maltrattamenti al marito che ha finito per coinvolgere anche altri parenti e due rappresentanti dell forze dell’ordine in un’intricata vicenda di querele e contro querele. Tutto inizia con la denuncia di una donna egiziana, I.G. contro il marito, un suo connazionale, Ahmed S., che si sarebbe reso protagonista di diversi episodi di maltrattamenti nei suoi confronti. Accuse che lui ha sempre respinto tanto che la donna è stata accusata di essersi inventata tutto anche dal nipote del marito e dalla sua compagna. I due, Sherif S.A., 43 anni, lui, e Abdel S., di 29, lei, adesso si ritrovano però a giudizio con l’accusa di calunnia.

Secondo quanto accertato infatti, per scagionare lo zio, i due si sono presentati spontaneamente davanti al pubblico ministero per testimoniare che la moglie di Ahmed S. si era inventata tutta la storia dei maltrattamenti e che le lesioni se le era procurate da sola per farsi rilasciare certificati medici fasulli. I due avevano anche incolpato un ispettore della polizia giudiziaria di aver aiutato la donna rifiutandosi di verbalizzare la testimonianza della sorella che invece voleva “dire la verità” sulla vicenda. Un comportamento simile a quello del poliziotto sarebbe stato tenuto anche da un maresciallo, anch’esso accusato dai nipoti dell’egizione.

Per questi episodi, che risalgono al 2006, stamattina in pubblico ministero ha chiesto una condanna a due anni e sei mesi di reclusione per Sherif S.A. e ad un anno e 4 mesi per Abdel S.. L’uomo deve rispondere anche dell’accusa di aver offerto 20 mila euro a due connazionali in cambio di una deposizione favorevole nel processo penale che vedeva imputato lo zio, ma per questa contestazione il pm ha chiesto l’assoluzione. Il processo, che vede l’ispettore di polizia parte civile, è stato poi rinviato al prossimo 31 maggio.

Più informazioni

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.