Innovazione, sostenibilità e grandi eventi: così la Marina di Varazze “affonda” la crisi

Varazze. Porti in apnea: in un quadro di crisi generalizzata che colpsce anche il settore nautico, la Marina di Varazze non solo “galleggia” ma nuota in un mare meno tempestoso rispetto a quello di altri porticcioli turistici. Merito di investimenti volti all’innovazione e di manifestazioni ed eventi che trovano qui la loro scenografia ideale.

“Certamente il mercato dei posti barca in Liguria non va bene, eppure la marina di Varazze si pone in controtendenza: ciò premia le nostre politiche, senza però dimenticare che il comparto nautico è in profondissima crisi” conclude Casareto.

Quest’estate, poi, grazie a una stretta collaborazione con Legambiente Liguria, partirà una campagna per la raccolta differenziata in porto.

“Abbiamo deciso di collaborare con Marina di Varazze in un contesto ligure dove la raccolta differenziata stenta a decollare, dal momento che il valore medio si attesta sul 30% mentre bisognerebbe raggiungere quota 65% – dice Santo Grammatico, presidente di Legambiente Liguria – La Marina ha deciso di effettuare una raccolta differenziata in un contesto di pregio come questo, dove d’estate vi è una frequentazione elevata di utenti. Questo significa rilanciare sui temi della sostenibilità un porticciolo turistico che inzia da qui un progetto destinato a proseguire nel futuro”.

“Dobbiamo fare in modo che privati, istituzioni e cittadini siano protagonisti di una corretta raccolta differenziata, dobbiamo pensare di passare da un concetto di rifiuto a quello di materia prima: non possiamo pensare di continuare a riempire le nostre discariche perché queste inquinano anche i nostri mari” è l’esortazione di Grammatico.

“Dopo anni di interventi sul sociale, abbiamo deciso di orientarci verso l’ambientale con questa campagna che prevede la raccolta differenziata di rifiuti provenienti dalle imbarcazioni – conferma Giorgio Casareto, direttore della Marina di Varazze Abbiamo a disposizione anche cestini molto particolari, realizzati da un’azienda italiana con materiale riciclato e che ricordano nel design le maniche a vento delle vecchie barche di una volta”.

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