Cronaca

In manette gli “artigiani della clonazione”: 43 Postamat sabotati nel Savonese, oltre 44 mila euro prelevati illecitamente

Savona. Erano veri e propri artigiani della clonazione. Espertissimi e dotati di strumenti super tecnologici in grado di assicurare loro sabotaggi perfetti. Grazie alla loro particolare “arte” sono riusciti a manomettere 43 uffici postali nella sola provincia di Savona, più 12 in provincia di Genova, 14 nell’Imperiese e 10 nello Spezzino, prelevando in totale 44.360 euro dal 14 aprile ad oggi.

I carabinieri di Savona sono riusciti a fermarli mentre preparavano un altro colpo, questa volta a Sassello, nel tentativo di far lievitare ulteriormente il loro bottino illecito (le manette sono scattate ad Albisola Superiore). I fermati sono due rumeni, Costache Dumitrascu, 26 anni, e Daniel Tocu, 25, entrambi domiciliati a Arenzano, i quali girovagavano lungo la nostra regione a bordo di una Rover 25 grigia in cerca del papabile bancomat da colpire. Si trattava sempre di un Postamat, che assicurava misure standard per l’inserimento dei loro macchinari di clonazione, dotati di telecamerina.

In questo modo prelevavano il massimo della cifra disponibile nella giornata, e anche da conti correnti di giovani o pensionati, con possibilità economiche molto ridotte. “Oltre al danno materiale, c’è un danno anche psicologico, in particolare per le persone già in difficoltà economica – spiega il tenente colonnello Olindo Di Gregorio – Le indagini sono partite il 14 aprile con la prima truffa a Finale Ligure, l’auto con i due a bordo è stata intercettata ieri ad Albisola. Le accuse per loro sono quelle di ricettazione in concorso, accesso detenzione e diffusione abusiva a sistema informatico o telematico e frode informatica. A casa loro, oltre ai contanti, sono state sequestrate carte di credito di diverse società. La banda utilizzava un sistema sofisticato per individuare i codici, grazie a strumentazioni avanzate”.

I militari dell’Arma, che si sono avvalsi della consulenza della polizia postale di Imperia, hanno recuperato a casa loro 42.350 euro in contanti (quasi il totale dei loro colpi: i due erano riusciti a prelevare 21.500 euro in soli 9 giorni e 22.900 euro in appena 48 ore), sequestrando pc, cellulari di nuova generazione, macchinari anche sofisticati, più un arsenale ben fornito. I furti di postamat sono andati in scena a Savona, Finale, Pietra, Loano, Ceriale, Albenga. Albissola Marina.

“I due erano specializzati nella manomissione di bancomat, clonazione carte credito e nella conoscenza degli sportelli delle Poste Italiane – aggiunge il capitano Bianco – Sono 82 gli uffici postali in tutta la regione. La banda preparava deglki skimmer che sistemava sia all’ingresso della tessera sia nella parte superiore dove c’era un telecamera collegata a un congegno che trasmetteva via bluetooth i codici rilevati. Dopodiché si recavano in altre città e prelevavano circa 600 euro al giorno. Se la vittima non se ne accorgeva, andavano avanti per altri 4 giorni e poi basta, perché il limite per il Postamat è di 2500 euro al mese”.

“Abbiamo sequestrato 5 computer, 7 telefoni e una decina di microprocessori già pronti, trasmettitori bluetooth e tutto ciò che era necessario per assemblare i pezzi. Erano rapidissimi a installare questi sistemi: due minuti di lavoro. Prendevano di mira solo i Postamat perché hanno misure standard”.

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