Savona. Ha respinto ogni addebito rispetto al materiale probatorio raccolto a suo carico dagli investigatori nell’ambito dell’indagine della polizia di frontiera che ha portato all’arresto un’organizzazione di “passeurs”. Così Raffaella Cervetto, ritenuta la coordinatrice delle pratiche per l’immigrazione, ha negato ogni accusa nell’ora e mezza di interrogatorio che si svolto in Procura a Savona, rivolto a chiarire ruolo e responsabilità nell’organizzazione che avrebbero agevolato l’arrivo di immigrati attraverso contratti di lavoro fasulli, richiedendo cifre per rilascio della falsa documentazione che si aggiravano tra i 5 e 10 mila euro. Era stata la la donna a chiedere di essere ascoltata dal pm titolare dell’indagine Giovanni Battista Ferro.
Raffaella Cervetto, 43 anni, presidente provinciale della Fips, la Federazione Pesca Sportiva di Savona, si era avvalsa della facoltà di non rispondere durante l’interrogatorio di garanzia, ed oggi davanti al pm titolare dell’inchiesta ha risposto alle domande provando a giustificare le condotte contestate, nonostante il quadro accusatorio supportato da numerosi elementi a carico della donna, difesa dall’avvocatoTiziano Gandolfo.
Nell’indagine erano stati arrestati anche Farhat Aloui e Mahjoub Bejaoui, tunisini, e di Gentian Sabliqi.