Cengio. Le aree Acna al centro della sfida elettorale tra la lista di Francesco Dotta e quella di Sergio Marenco. I due candidati, provenienti dalla stessa esperienza amministrativa con il sindaco Billia, convengono sulla necessità di intervenire sul nodo ancora irrisolto.
“Le problematiche legate all’Acna sono le numero uno in questo paese. Proporremo il rilancio occupazionale del sito. Come abbiamo ben specificato nel nostro programma, vogliamo portare industria: non grandi aziende ma ditte di medie dimensioni, 170 occupati circa, e una serie di più piccole con 250 persone” afferma Dotta.
“Il futuro di questo paese passerà per le aree Acna – commenta Marenco – Purtroppo dalla chiusura del 1999 abbiamo subito un degrado occupazionale e sociale sotto tutti gli aspetti. Rilanceremo queste aree come primo obiettivo, per tornare al benessere. L’impegno è di trattenere Eni sul territorio. Chiediamo che Syndial sia da garanzia al privato che entra in questo sito, soprattutto dal punto di vista, oneroso, della gestione e dal punto di vista legale. Largo al privato, come ha dichiarato giovedì scorso il presidente Burlando, ma Eni dovrà essere garante della tutela ambientale”.
“Anche il progetto di infrastrutturazione delle Pertite sta andando avanti, con le prospettive di lavoro che include” sottolinea poi Marenco. Mentre l’avversario Dotta osserva: “Il progetto delle Pertite è consono, è in un posto isolato che non procura fastidio né acusticamente né visivamente. Certo è che dobbiamo prima riempire le aree Acna, senza mettere in contrapposizione le due aree. Il progetto del polo della meccanica attualmente è soltanto un’operazione immobiliare. Si spostanto, giustamente, le officine Fresia da Millesimo e si mettono sulle Pertite, liberando le aree di Millesimo però, per un investimento edilizio. Cengio detiene l’85% del territorio ha intenzione di gestire direttamente questa porzione di paese”.
Marenco (“Cengio c’è”) prosegue: “Le altre priorità del nostro programma sono quelle di un paese più ordinato e pulito. Se verrà sbloccato il Patto di Stabilità, attiveremo quei lavori che l’Ufficio Tecnico è in grado di mettere in cantiere, per un importo di circa 500 mila euro. D’inverno il problema neve rappresenta un salasso per le casse comunali. E’ sempre un incognita. Dovremo valutare bene tutte le risorse, perché se nevicherà molto sarà un’emergenza da non sottovalutare”.
Per Dotta (“Un futuro per Cengio”) “le problematiche cittadine non si risolvono in cento giorni. Il lavoro è il punto primo. Parecchi interventi dovranno sovrapporsi, perché hanno tutti la precedenza. Bisogna finalizzare la cessione delle aree a Syndial e ottenere finanziamenti da rigirare alle opere, per sicurezza, viabilità e logistica del paese”.
Sul tema molto dibattutto dell’Imu, “rimarremo sulle cifre minime. A Cengio la situazione è quella che è, con affitti molto bassi e locali sfitti: non incideremo sui cittadini” assicura Marenco. Dotta dice: “Sull’Imu non possiamo mettere le mani avanti. Non voglio fare proclami. Certamente, fino al possibile, non voglio gravare sui cittadini”.
Quanto al mancato accordo e la divisione delle liste per la tornata elettorale, “abbiamo provato a fare una lista unica a metà febbraio, ma poi ci siamo resi conto che insieme non si poteva affrontare l’appuntamento elettorale” spiega Marenco. “Non è stato possibile fare una lista unica per lo sbarramento del Pd. Non voglio fare polemica, ma è stato un errore dividere la lista e un errore andare divisi nei confronti di Cengio” commenta Dotta.