Fra i tanti soprannomi anche quello di “immortale”, per la sua longevità politica e anagrafica. Giulio Andreotti ha attraversato la storia recente d’Italia e oggi, all’età di 94 anni, si è spento.
Sette volte presidente del Consiglio; otto volte ministro della Difesa; cinque volte ministro degli Esteri; tre volte ministro delle Partecipazioni Statali; due volte ministro delle Finanze, ministro del Bilancio e ministro dell’Industria; una volta ministro del Tesoro, ministro dell’Interno (il più giovane della storia repubblicana, a soli trentaquattro anni), ministro dei beni culturali (ad interim) e ministro delle Politiche Comunitarie.
Il curriculum politico di Andreotti, tra i principali esponenti della Democrazia Cristiana, è quello del protagonista della vita politica italiana nella seconda metà del XX secolo. Il “Divo Giulio” era nato il 14 gennaio del 1919. E’ deceduto nella sua abitazione romana alle 12 e 25.