Finale Ligure. “Si tratta di un caso isolato di qualche psicopatico. Speriamo che si possa individuare il responsabile di queste sciocchezze e riportarlo alla ragione”. E’ il commento del sindaco finalese Flaminio Richeri sugli episodi che hanno messo in allarme i bikers nelle alture di San Bernardino, ossia sul ritrovamento di tavolette chiodate in località Ruggetta e Campo Rotondo e di un laccio teso, altezza testa, a Cian Merlino.
“La nostra città, che vede la concentrazione di turisti sul litorale e nelle zone abitate, ha avuto un controllo che è stato operato tradizionalmente proprio su queste aree. Ma con la frequentazione da parte di bikers, camminatori ed arrampicatori, l’attenzione si deve spostare anche sull’entroterra” aggiunge Richeri.
“Abbiamo lavorato con difficoltà ad un’ordinanza che regola i comportamenti per chi usufruisce dell’entroterra – prosegue – Nei prossimi giorni avremo un incontro con le associazioni che per definizione sono presenti sul territorio, dal Cai agli Alpini all’Aib. Vorremmo presto mettere a regime sotto il coordinamento della polizia municipale un team di persone qualificate, che divengano occhio e orecchio dell’amministrazione, sia perché riportino segnalazioni di pericolo sia per contrastare azioni non consentite dall’ordinanza”.
“Però – precisa il primo cittadino – non si tratta di ronde, bensì di azioni di controllo regolate. Mancando la Comunità Montana si è un po’ perso il filo. Con la nostra ordinanza vogliamo ristabilire l’ordine nell’utilizzo del territorio”.
Anche sul fronte della segnaletica e dei cartelli sulla rete escursionistica c’è ancora da fare, in quella che si conferma di anno in anno la capitale ligure dell’outdoor. “Lavorando con gli altri Comuni cercheremo di avere una cartellonistica omogenea – conclude il sindaco – Domenica scorsa ero alle Manie e vedere quante persone trascorrono il weekend in questa area fa capire la sua crescente importanza”.