Cronaca

Pietra, aggressione a carabinieri che eseguivano ordinanza di arresto: padre e figlio patteggiano

Savona Tribunale

Pietra L. Sono stati processati per direttissima questa mattina Giuseppe e Rosario Pappalardo, di 56 e 36 anni, padre e figlio arrestati il 26 aprile scorso a Pietra Ligure con l’accusa di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Le manette per i due erano scattate quando i carabinieri si erano presentati alla porta di Rosario Pappalardo per eseguire un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per l’accusa di rapina. Un provvedimento al quale nè il padre nè il figlio – questa almeno l’accusa – avevano reagito bene.

Questa mattina in tribunale i due si sono difesi ed hanno accusato i militari di aver avuto un atteggiamento violento e minaccioso nei loro confronti. Un racconto opposto a quello degli uomini dell’Arma che hanno invece spiegato di aver ricevuto minacce, anche di morte, e di essere stati aggrediti dai due uomini (un militare ha anche rimediato la frattura di una spalla, giudicata guaribile in trenta giorni). Dopo la deposizione Rosario e Giuseppe Pappalardo hanno scelto di patteggiare e sono stati condannati rispettivamente a sette mesi e otto mesi senza ottenere la sospensione condizionale della pena.

Rosario Pappalardo, oltre alle accuse contestate nel rito per direttissima, deve rispondere anche di rapina: secondo l’accusa (le indagini sono state coordinate dal Nucleo Operativo di Albenga e dai colleghi di Pietra) infatti è uno dei quattro banditi che la sera del 4 gennaio, intorno alle 21, prese d’assalto il Basko che in quel momento era già chiuso. La banda di rapinatori fece irruzione nel negozio e minacciò i due dipendenti, che in quel momento si stavano occupando della chiusura del market, facendosi consegnare i soldi delle casse, in tutto circa tremila euro. I rapinatori, che avevano agito con i volti coperti dal passamontagna e, uno di loro (sembra proprio Pappalardo), con la pistola in mano, erano poi fuggiti facendo perdere le loro tracce.

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