Cronaca

Operazione “Caterpillar”, uno degli arrestati si difende: “Completamente estraneo alle truffe”

Albenga. “Il signor Gabriele Mameli si dichiara assolutamente estraneo ai fatti addebitategli: si è purtroppo inconsapevolmente ritrovato coinvolto in affari loschi, che però non lo riguardano affatto”: questa la precisazione dell’avvocato Rocco Varaglioti, difensore di uno degli arrestati nell’ambito dell’operazione denominata “Caterpillar” portata avanti dai carabinieri di Ceriale e dal Nucleo Operativo della Compagnia di Albenga.

Si tratta della serie di truffe (7 quelle accertate al momento) messa a segno, secondo l’accusa, da tre persone finite in manette (oltre a Mameli, anche Salvatore Miano e Giuseppe Palermo, tutti residenti ad Albenga) che, dopo aver noleggiato escavatori, li rivendevano illecitamente a prezzi scontatissimi a ignari imprenditori del Nord Italia.

“Mameli era solo in cerca di un posto di lavoro come escavatorista e Miano gli ha dato questa possibilità lavorativa – precisa l’avvocaro Varaglioti – Il Mameli pertanto richiedeva e reclamava dal proprio ‘datore di lavoro’ solo il versamento di quanto dovuto per la propria opera lavorativa, prestata in vari cantieri della zona. Solo per tale circostanza era molto spesso insieme agli altri indagati, ma è escluso in maniera categorica ogni coinvolgimento in ipotesi di truffe”.

L’avvocato Rocco Varaglioti, proprio per cercare di spiegare e chiarire la situazione del Mameli (“il quale – precisa – nulla ha a che fare addirittura con una associazione a delinquere”) ha assentito a far rispondere alle domande poste dal Gip, durante l’interrogatorio di garanzia in carcere. “Si confida che questo atteggiamento collaborativo possa far sì che venga perlomeno concessa la detenzione domiciliare, in attesa di giudizio” conclude il legale difensore.

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