Cronaca

Frana a Rialto, sopralluogo del sindaco con Burlando. Il geologo: “Allo studio la messa in sicurezza della viabilità”

Rialto. E’ sempre situazione d’emergenza a Rialto per le frane che hanno interessato il territorio con le scorse precipitazioni. Lo stesso governatore Claudio Burlando ha voluto effettuare un sopralluogo con il sindaco Silvio Casanova, visto che non è sufficiente il cofinanziamento della Regione per la messa in sicurezza presso piazza Calvi. La situazione critica è anche quella del cedimento che ha interessato via Vene all’incrocio con Pian d’Arena.

Il geologo Giampiero Alberelli fa il punto della situazione: “La frana è sul bivio della strada per Berea. Si è manifestata inizialmente sul manto stradale, poi in pochi giorni è scesa di 25 centimetri. La frana è al di sotto della strada dove il movimento per un fronte di circa 100 metri ha interessato il versante per un’altezza di circa 35 metri. E’ un versante in cui si è riattivato un antico movimento franoso a causa della grande impregnazione delle coltri”.

La velocità con cui avanza la frana è in funzione del passaggio d’acqua fra i detriti, quindi il pericolo è per le piogge. Ma non solo. Anche quando verrà drenata, la terra tornerà a gonfiarsi. “La perizia che stiamo svolgendo è collegata ad altre tre frane nel Comune – prosegue Alberelli – E’ necessaria ancora un’indagine di tipo geognostico per valutare a che profondità è la roccia, che si presume a 4 o 6 metri. Si potrebbe ipotizzare la messa in sicurezza della strada con pali a cavalletto con un cordolo, ma tutto questo deve essere confermato da un progettista sulla base di un’analisi più dettagliata”.

“Il territorio ligure sul versante appenninico è molto frastagliato, con rocce acide come queste. Al passaggio dell’acqua sulle coltri i parametri variano e si hanno smottamenti in caso di maltempo – spiega il geologo – A Rialto negli ultimi ha avuto circa otto frane serie; da ricordare che quella in piazza Calvi, sulla quale si sta procedendo, ha messo in pericolo due fabbricati. Nella nostra regione in generale basta un po’ d’acqua per erodere le coltri”.

Il sindaco Silvio Casanova sottolinea: “Abbiamo interrotto la strada, per ora; non siamo all’isolamento completo ma ci siamo vicini. Sopra la contrada in via Vene. Ora vige il senso unico alternato con limitazione di peso a 1,5 tonnellate. Non ci può essere trasporto pubblico né scolastico. Se non interveniamo al più presto questa strada rischia di essere isolata totalmente”.

“La frana più grave resta quella di piazza Calvi, dove sussiste ancora l’eventualità dell’evacuazione. La Regione ha erogato un contributo di 70 mila euro, il Comune ne mette 50 mila. Attendiamo la fase procedurale per partire con la gara. Anche nel caso di via Vene servirà senz’altro l’intervento della Regione. Con una serie di palificati siamo certi di salvare la viabilità, mentre per quanto riguarda il versante il problema è più ampio. I costi che si ipotizzano sono superiori ai 300 mila euro”.

Il tutto si inquadra in un momento di perplessità dei piccoli enti, che vedono sparire gli interlocutori intermedi in questi casi emergenziali. “Con la chiusura delle comunità montane e le Province destinate a sparire, dobbiamo interloquire direttamente con la Regione d’ora in avanti” conclude il primo cittadino.

“La Regione ha già finanziato per il recupero dell’area della prima grande frana, ora vediamo per gli agli altri eventi che hanno colpito il territorio – evidenzia Burlando – La situazione purtroppo è così un po’ ovunque, a seguito di un inverno molto piovoso. Bisogna capire se riusciamo a trovare risorse per i piccoli Comuni, che fanno molta fatica”.

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