Alassio. All’interno e fuori dal centrodestra c’è chi ha dubbi sull’opportunità della candidatura di Carla Bisello, una delle promotrici del gruppo che ha difeso e sostenuto don Luciano Massaferro, il sacerdote condannato a sette anni e otto mesi di reclusione per abusi su una ragazzina che frequentava la parrocchia (condanna confermata in terzo grado). E’ infatti uno dei nomi della lista di Enzo Canepa, lista civica targata Pdl.
Non c’è solo l’esclusione di Marco Melgrati e Fabio Lucchini che fa discutere, quindi, ma anche l’inclusione della Bisello: una decisione che alcuni contestano per ragioni di “opportunità”. L’incriminazione e la condanna di Don Lu hanno spaccato in due la comunità alassina, dividendola in colpevolisti ed innocentisti. Il ricorso di don Luciano, intanto, è approdato alla Corte europea dei diritti dell’uomo.
Qualcuno nel Pdl vorrebbe che il posto di Carla Bisello fosse preso, invece, da Emanuela Preve, l’ex del Popolo della Libertà ora esponente di Fratelli d’Italia.