Economia

Uisv, il presidente Atzori: “Siamo in una dittatura dei poteri forti che non vogliono la crescita”

Savona. “Ho visitato di recente diversi Paesi, alcuni di questi emergenti, dove ci sono più diplomati tecnici rispetto all’Italia: lì la crisi si avverte di meno e, in alcuni casi, non si sente affatto”. Lo sottolinea il presidente dell’Unione Industriali di Savona, Fabio Atzori, a margine dell’ormai tradizionale iniziativa “Fabbriche Aperte”, progetto di orientamento che coinvolge centinaia di giovani studenti.

“Cina, Stati Uniti, Germania sono tutti esempi dove la formazione tecnica è importante. La crisi è circoscritta all’Europa, specialmente forte nei Paesi del sud, mentre nel Nord già si registra una lieve ripresa” aggiunge Atzori.

Da Confindustria continuano a giungere i segnali d’allarme per il calo del Pil e le pessime performance nella graduatoria dei Paesi dell’Ocse. Per il presidente dell’Uisv, il vuoto di governo “è la continuità dell’inefficienza che si è accumulata negli anni, come dimostra un quadro economico privo di servizi, che non sono per nulla migliorati”. “Aumenta il peso della burocrazia e delle tasse – prosegue Atzori – Viene soffocata la crescita e l’occupazione”.

Sul quadro politico, Atzori commenta: “Siamo già in una dittatura di poteri forti che non vogliono le riforme strutturali per impresa e lavoro. E’ bloccata ogni possibilità di ripresa. Ci vuole, invece, un immediato cambio di tendenza, anche attraverso la formazione tecnica”.

“Sembra paradossale, ma le leggi in Italia arrivano a consentire i soprusi, mentre con meno governo si aprono più chance per un’industria penalizzata dalla burocrazia. Il fatto è che in questo modo la gente è disperata e segue più i leader che la proporsta politica. Del resto la proposta politica non c’è” conclude il presidente dell’Unione Industriali.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.