Economia

Semplificazione e sostenibilità per rilanciare il commercio: ecco le novità della Bolkestein in Liguria

commercio savona

Liguria. E’ arrivato il tour organizzato da Anci Liguria, Camere di Commercio e Regione Liguria per illustrare le novità della Bolkestein in materia di commercio. La nuova normativa, approvata dalla Regione Liguria alla fine del 2012, si fonda su due elementi chiave: la riduzione dei vincoli all’attività economica e un nuovo concetto di sostenibilità per trovare un equilibrio tra la necessità di liberalizzare il commercio e le esigenze ambientali, sociali e culturali del territorio.

Questa direttiva, che tanto fa penare soprattutto i balneari, sembra avere anche risvolti positivi, quindi, ovvero procedure semplificate per rilanciare il commercio. “La Regione Liguria, recependo la Bolkestein, ha modifico a fine anno la normativa Testo Unico sul Commercio e emanato nuove direttive – dichiara Luca Petralia, vicesegretario Anci Liguria – Abbiamo organizzato questo tour proprio per illustrare le novità, le semplificazioni amministrative e soprattutto lo snellimento delle procedure”.

Le parole chiave sono semplificazione e sostenibilità, cioè le nuove attività dovranno anche essere sostenibili dal punto di vista dell’ambiente, della salute e del lavoro. “Abbiamo condiviso questa linea della Regione, che deve andare incontro ai Comuni, sia nell’ottica della semplificazione che della sostenibilità”, conclude Petralia.
E’ la Regione Liguria ad aver affrontato la nuova programmazione. “Che era dovuta in quanto scaduta, ma anche per il fatto che è cambiata la normativa europea di riferimento e sono andati avanti i progetti di liberalizzazione – dichiara l’assessore alle Attività Produttive, Renzo Guccinelli – Noi abbiamo cercato di operare dentro al quadro normativo nella consapevolezza che sarebbe assurdo adottare la linea dell”ognuno fa ciò che vuole’ in nome della libertà di mercato. In questo modo, costruiremmo una realtà in cui i grandi affosserebbero il piccolo commercio al dettaglio, di cui questa Regione non può fare a meno, visto che è costituito da 30 mila imprese”.

I criteri seguiti sono quelli di percorribilità e sostenibilità ambientale dei nuovi insediamenti. “Libera concorrenza vuole dire far in modo che sul mercato ci siano tutte le realtà, soprattutto il piccolo commercio, che è l’ossatura portante della nostra Regione”, conclude Guccinelli.

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