Economia

Futuro del porto, Miazza: “Valorizzare le merceologie, la piattaforma farà la differenza”

Savona. Per il porto di Savona il futuro dipende dalla “sburocratizzazione delle attività e dal quadro di investimenti che sono stati realizzati”. Lo sottolinea il presidente della Port Authority savonese, Gianluigi Miazza, che ha partecipato oggi al convegno sui risultati di “Ship2Shore” sul sentiment dell’industria marittimo-portuale, presso la Sala della Sibilla.

“Occorre soprattutto semplificare la gestione delle singole merceologie che vengono sbarcate – spiega Miazza – Noi abbiamo un porto ragionevolmente basato per dieci tredicesimi sulle rinfuse sia solide che liquide e dobbiamo valorizzare ciò che abbiamo. Per il futuro la grande differenza sarà costituita dalla piattaforma container che consoliderà e farà crescere il traffico”.

Il governatore regionale Burlando ha riferito del provvedimento con cui il Ministero dell’Economia ha deliberato 25 milioni per la piattaforma della rada vadese. “La piattaforma va avanti, è sotto gli occhi di tutti. Nessun imprenditore o fornitore lavorerebbe per un’attività senza avere copertura finanziaria o il pagamento delle fatture” nota Miazza.

Il direttore del magazine “Ship2Shore”, Angelo Scorza, evidenzia: “Il porto di Savona dà il suo contributo all’economia nazionale. Da ormai quindici anni ha saputo riorganizzarsi come porto multipurpose. Dagli anni Novanta in poi, grazie all’allora segretario poi presidente Rino Canavese, il porto ha portato le crociere a Savona, ‘sottraendole’ a Genova e stimolando proprio il capoluogo nel settore crocieristico. Ora con la piattaforma Maersk mette una sfida ambiziosa e mirata, con contributo all’economia locale”.

Umberto Masucci, presidente dell’International Propeller Clubs, commenta: “Savona riesce a coniugare diverse tipologie di traffico e il mondo delle crociere. C’è poi il progetto della piattaforma che in tre o quattro anni vedrà una fetta importante dei contenitori del perimetro industriale lombardo-piemontese arrivare a Savona. Ho apprezzato molto il presidente di Assoporti, Merlo, che ha parlato di una riforma per portare una ventata di novità. Dobbiamo ripensare, durante la grande crisi che viviamo, come proiettarci in un mondo sempre più globalizzato”.

“Si è parlato molto di America Latina e altri mercati – conclude Masucci – Io credo molto nell’Africa, in termini di traffici: il Nord Africa è a venti ore di navigazione dalla Liguria, mentre la Cina è a ventuno giorni. Pensare al mercato del Mediterraneo è una grande opportunità per i porti liguri”.

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