Savona. Si è conclusa con un patteggiamento della pena, questa mattina, l’udienza preliminare davanti al gup Nadia Magrini che vede accusati tre cinesi, un uomo e due donne, e un’italiana per i reati di associazione a delinquere finalizzata allo sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione di diverse ragazze cinesi in due centri massaggi a luci rosse, uno a Genova e uno a Savona, in via Verzellino, posto sotto sequestro durante una operazione della Squadra Mobile.
L’uomo di 40 anni, difeso da Gianfranco Pagano, ha patteggiato tre anni, le due cinesi di 32 e 31 anni (avvocati Laura Tartarini e Roberto Incorvaia) due anni ciascuna e l’italiana di 60 anni (avvocato Federico Ricci) un anno e 8 mesi.
L’inchiesta è stata coordinata dal pm Federico Manotti. Secondo l’accusa nelle due alcove le giovani cinesi si sarebbero prostituite per cifre piuttosto modeste. I centri venivano pubblicizzati su internet. La polizia aveva scoperto l’organizzazione mettendo microspie con telecamere nei centri.