Politica

Analisi del voto, Li Calzi (Psi): “Primarie per le elezioni dei segretari provinciali del centrosinistra”

Pietro Li Calzi

Savona. A cinque giorni dall’esito del voto, le reazioni immediate e i commenti a caldo lasciano pian piano il passo ad analisi politico-sociologiche sempre più approfondite e meditate. Pietro Li Calzi, segretario provinciale Psi Savona, interviene sull’argomento.

“Tra queste analisi – dichiara Li Calzi -, credo meritino particolare attenzione le apprezzabili riflessioni che Lorena Rambaudi ha proposto all’attenzione di tutti pochi giorni fa, sia in chiave nazionale che locale. E’ fuor di dubbio che l’esito del voto impone a tutto il centrosinistra un ripensamento profondo delle proprie strategie ed un diverso approccio nei confronti dei cittadini. In questo senso il Pd, che rappresenta, piaccia o no, il partito di riferimento del centrosinistra italiano, sta cercando di interrogarsi sul perché di un fallimento di tutto il centrosinistra, non tanto numerico quanto politico, decretato dal voto di febbraio”.

“E così – prosegue – stanno facendo anche le altre componenti dell’alleanza Italia Bene Comune (Psi, Sel e Centro Democratico), nel tentativo di dare nuovo impulso alla capacità di essere forze a pieno titolo rappresentative dell’elletorato di centrosinistra. Le ricette, purtroppo, non sono nè semplici da reperire nè facili da attuare, tuttavia il Psi, rientrato a pieno titolo con propri Senatori e Deputati nel Parlamento Italiano, saprà fare la sua parte dando pieno sostegno a tutte le iniziative che il centrosinistra riterrà opportuno mettere in campo per traghettare il Paese su mari meno tempestosi”.

“C’è un punto, però, che emerge con forza in questi giorni – sottolinea Li Calzi -, segnalato da tutti i commentatori: la necessità di ritrovare la capacità di parlare alla gente e, in particolare, a tutti coloro che si sono sentiti, a vario titolo, allontanati e respinti da questa politica. Credo che abbia ragione Renzi nel dire che il Movimento 5 Stelle non vada inseguito ma sfidato, confezionando proposte concrete sulle quali misurarne fino in fondo la capacità di voler essere forza responsabile. Questo credo che vada fatto sia a livello nazionale che locale”.

“Da ultimo – prosegue -, poichè si aprirà, fra breve, la fase dei congressi dei vari partiti per eleggere i propri organismi nazionali e locali, penso che tale fasa vada gestita con la massima trasparenza e partecipazione popolare, al di là di quanto prevedono le regole e gli statuti. Penso, per dirla tutta, a come potrebbe essere favorevolmente accolta da tanta gente la proposta che, per l’elezione del prossimo segretario provinciale del Pd e degli altri partiti del centrosinistra, si possa rimettere in moto la grande macchina delle primarie, consentendo così al ‘popolo delle primarie’ di scegliere il segretario provinciale tanto del partito di riferimento del centrosinistra quanto degli altri, così come, a suo tempo, era stato scelto da tutta la platea del centrosinistra il candidato premier”.

“Sarebbe davvero un grande segnale – conclude – sulla concreta volontà di riavvicinamento della politica alla gente”.

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