“Toponimi del Comune di Varazze”: domani la presentazione del volume

Varazze - comune

Varazze. Nell’ambito del Progetto Toponomastica Storica, diretto da Furio Ciciliot e Francesco Murialdo, è appena stato pubblicato l’undicesimo fascicolo dal titolo Toponimi del Comune di Varazze, curato anche da Ernesto Renato Arri, per conto dell’Associazione Culturale San Donato, e da Mario Damele. Al lavoro ha contribuito la Fondazione Agostino Maria De Mari – Cassa di Risparmio di Savona mentre la Città di Varazze lo ha patrocinato. Il volume verrà presentato domani alle 17 nella biblioteca civica di Varazze.

“I nomi di luogo (toponimi) tradizionali tramandano innumerevoli momenti della nostra storia: le coltivazioni ed i boschi, i diversi ambienti ed emergenze naturali, gli insediamenti umani, i mulini, i castelli, i luoghi delle guerre, delle leggende e di tanti episodi minuti. A causa dei veloci cambiamenti, pochi utilizzano la toponomastica tradizionale, destinata all’estinzione: i nuovi residenti non ne sono più a conoscenza. Tante storie e vicende saranno irreparabilmente dimenticate.
Il Progetto Toponomastica Storica della Società Savonese di Storia Patria raccoglie e cataloga tale millenario patrimonio culturale: alcuni dei nomi ancora oggi usati si formarono, infatti, in epoche remote, addirittura in età romana e forse prima. La toponomastica recuperata a Varazze deriva da un lavoro capillare – ovviamente non definitivo – che ha coinvolto informatori impegnati da Castagnabuona a Cantalupo, da Casanova alle Faie, al Pero ed alla zona costiera. I nomi di luogo segnalati sono oltre duemila, tutti derivati da fonti scritte che vanno dal XII al XVIII secolo” spiegano i promotori dell’iniziativa.

“Il lavoro proposto è solo un primo resoconto della toponomastica locale: ad esempio, conosciamo molti nomi di luogo che non sono stati localizzati. La speranza è che si possano progressivamente colmare le lacune presenti e stimolare ulteriori ricerche indirizzate anche ad approfondire la lingua locale che, come ben sappiamo, presenta sfumature diverse da frazione a frazione” spiegano dalla Società Savonese di Storia Patria.

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