Albenga. Incontro ingauno sul raddoppio ferroviario tra Finale Ligure e Andora con l’assessore regionale Raffaella Paita, l’assessore provinciale Roberto Schneck, tecnici Rfi e i sindaci del ponente. Un miliardo e mezzo di euro il costo per la realizzazione dell’opera attesa da decenni, tra l’importo per il cantiere vero e proprio (1,1 mld) e il resto per la procedura correlata agli espropri. Cento milioni sono necessari per la sola stazione di Alassio. Il progetto che ha incassato il via libera dal Cipe prevede 32 chilometri di tracciato, 25 dei quali in galleria.
Rimane ancora l’incognita del finanziamento, considerato che sinora risulta una copertura di 41 milioni, in un momento segnato dalla nota scarsità di risorse pubbliche. Ma dalla Regione c’è l’intenzione di andare avanti comunque con il protocollo d’intesa firmato con Comuni ed enti locali ad Andora. Il layout progettuale è stato consegnato e depositato alle Ferrovie. Tra le particolarità, la soppressione di 14 passaggi a livello nel tratto Andora-Finale, 9 in quello fra San Lorenzo e Andora.
Cantieri e gallerie, per il nuovo corridoio delle rotaie sino a Finale, dovrebbero partire inizialmente da Albenga. Questo il commento del sindaco loanese Luigi Pignocca: “Dobbiamo avere collegamenti rapidi e veloci per essere appetibili turisticamente. Con Genova per l’aeroporto e Milano e Torino. Per quanto riguarda Loano passa tutto sotto terra, quindi non ci sono impatti. Bisogna procedere sia con questo progetto che con l’Aurelia Bis, che è un’altra necessità”.
Perplessità sono state espresse dal sindaco di Albenga, Rosy Guarnieri, che parla di pochi passi in avanti e di tempi incerti sulla realizzazione dell’opera di cui si parla da tanti anni: “E’ vero che dall’aprile 2011 ad oggi ci son stati passaggi burocratici che hanno convalidato quello che è stato l’accordo tra i Comuni, e che vi è un progetto definitivo che dovrà essere preso in considerazione dal Cipe, ma non vi è certezza sui tempi. Sono d’accordo che la Regione abbia ritenuto questo un progetto strategico, ma la gente lo attende comunque da troppi anni. Il progetto definitivo ha assorbito molte richieste fatte dal Comune ma mancano tempi certi. Ci auguriano che nuovo governo ci dia le risposte che cerchiamo”.
Soddisfazione a metà anche da parte del primo cittadino di Pietra Ligure, Nicolò De Vincenzi: “Siamo dubbiosi, anche perché avremo una stazione che verrà utilizzata poco o nulla. Non volevamo certo essere l’unico Comune che rallentava il progetto, tuttavia riteniamo che la fermata di Pietra servirà poco. Si poteva insomma fare meglio valutando zona per zona, e considerando anche quei territori che potevano trarne più costi che benefici”.
“Non è vero che siamo fermi – interviene l’assessore regionale Raffaella Paita – Un anno fa abbiamo trovato l’accordo col territorio che è diventato parte integrante del progetto. Nel frattempo abbiamo depositato il progetto definitivo su tutta la tratta. Sono tempi certamente lunghi ma sono stati fatti passi avanti notevoli. Oggi esiste un progetto su cui è stata fatta in via preliminare la Via, su cui aprire la conferenza dei servizi e andare avanti sull’iter autorizzativo”.
“L’accordo tra i Comuni esiste, ci possono essere elementi per affinare l’opera ma si tratta di un risultato positivo – dice Paita – Si tratta di una grande opera a servizio dell’economia portuale, che può essere decisiva per lo sviluppo della logistica, e che ha caratterizzazione internazionale. Quindi noi nelle intese quadro abbiamo sottolineato la necessità di proseguire nel raddoppio fino a Finale e, visto l’accordo tra i comuni, abbiamo potuto sostenere che si potrebbe iniziare subito grazie ad una condivisione e al sostegno all’opera. L’obiettivo politico è di presentarci compatti davanti al nuovo governo per un’opera prioritaria come questa”.