Politica

Edilizia scolastica, Albanese (Cd): “Solo il 19% delle scuole liguri ha meno di 40 anni”

valeria albanese

Regione. “L’edilizia scolastica è una vera e propria emergenza nazionale che deve essere affrontata in tempi brevi senza più se e senza ma. Parlare di edifici scolastici vuol dire parlare di migliaia di vite, tra alunni, insegnanti e personale Ata, che ogni giorno sono messe a serio rischio, soprattutto in territori fragili come quello ligure”. E’ questo il pensiero di Argia Valeria Albanese, candidata alla Camera in Liguria per il Centro Democratico.

“È necessario – continua Albanese – allentare il patto di stabilità interno per quegli enti locali che investono nella ristrutturazione e nell’edificazione di nuove scuole, incentivando anche il ricorso all’edilizia sostenibile. Questo consentirebbe ai molti Comuni virtuosi della Liguria di dotarsi di un nuovo e più efficiente patrimonio di edilizia scolastica, rilanciando nel contempo il comparto delle costruzioni, oggi in grandi difficoltà. Secondo l’ultima indagine Ispredil, Istituto promozionale per l’edilizia, in Liguria il 23% del patrimonio edilizio scolastico ha urgente bisogno di lavori di manutenzione e circa il 41% degli edifici scolastici liguri è stato costruito tra il 1940 e il 1974. Il 19% è stato costruito dopo il 1974, anno dell’entrata in vigore dei provvedimenti per le costruzioni in aree sismiche. Solo il 66% delle scuole liguri ha un giardino e il 55% una palestra”.

“A livello nazionale, gli edifici pubblici per l’istruzione gestiti da Comuni e Province sono circa 45.000 per 62 milioni di metri quadri di superficie, di cui oltre il 40% esposto a elevato rischio sismico (zone 1 o 2) e il 7% a elevato rischio idrogeologico. Ben 14.700 edifici in Italia hanno urgente necessità di manutenzione straordinaria per la messa in sicurezza. Per 10.000 di essi è stata ipotizzata dai tecnici la demolizione. Per gli interventi di sola messa in sicurezza degli edifici scolastici sarebbero necessari, secondo stime della Protezione Civile, 13 miliardi di euro. L’edilizia scolastica, come tutta l’edilizia pubblica, da anni è praticamente ferma. Non si fa più manutenzione ordinaria, ma solo quella straordinaria. I direttori e i dirigenti scolastici non hanno risorse a disposizione per fare una programmazione degli interventi. Purtroppo oggi in Italia si parla di edilizia scolastica solo quando si verifica qualche disastro. La metà del patrimonio scolastico pubblico gestito da Comuni e Province non risponde a uno o più requisiti normativi e standard dello stesso ministero dell’Istruzione. Per reperire risorse per la messa in sicurezza e il restyling delle nostre scuole sarebbe opportuno offrire la possibilità di destinare l’8 per mille dello Stato proprio all’edilizia scolastica, in seguito a una pianificazione degli interventi di concerto con gli enti locali” conclude Albanese.

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