Economia

Vertenza Ciet-Alpitel, la Fiom: “Garanzie su investimenti e possibili sub-appalti”

presidio ciet provincia

Savona. “Auspichiamo che dopo mesi di trattative, discussioni e atti di responsabilità da parte dei lavoratori, della Fiom di Savona e delle istituzioni locali, i rinnovi dei contratti di lavoro dei lavoratori non si facciano attendere e soprattutto siano un numero considerevole. Come organizzazione sindacale abbiamo deciso fin dall’inizio con i lavoratori, che si potesse anche parlare di sub-appalto nella nostra provincia per le attività poco remunerative per la Alpitel, a patto che queste imprese abbiano normali relazioni con sindacato, istituzioni e soprattutto siano regolari”. Lo afferma Andrea Pasa della Fiom Cgil in merito alla vertenza ex Ciet ed in vista dell’intesa sul riassorbimento di parte dei lavoratori in Alpitel, la società che ha in appalto da Telecom per i prossimi tre anni la manutenzione delle linee telefoniche nel savonese.

“All’inizio degli anni 2000 in provincia di Savona erano circa 100 i lavoratori che si occupavano della manutenzione delle linee telefoniche occupati nelle varie imprese che per Telecom lavoravano. Nel corso degli ultimi 10 anni Telecom ha assegnato l’appalto per le attività di manutenzione, ripristino guasti nuove linee, a più imprese e ogni qualvolta vi è un cambio di appalto vi sono perdite di posti di lavoro, peggioramento delle retribuzioni delle condizioni di lavoro dei lavoratori e del servizio erogato a tutti gli utenti”.

“La Alpitel ci ha ufficializzato che a partire dal 7 gennaio prossimo stabilizzerà 17 lavoratori ex Ciet nel proprio organico e che nelle prossime settimane si attiverà per verificare ulteriori inserimenti di personale o direttamente o indirettamente nelle società di sub appalto”.

“E’ necessario che su questa vertenza per la rilevanza che riveste in tema di servizi erogati ai cittadini di tutta la nostra Provincia , ci sia anche un intervento forte delle istituzioni con la ditta di appalto e le ditte di sub-appalto, con l’obbiettivo di ricollocare più lavoratori possibili ma soprattutto per disperdere per sempre professionalità e conoscenze uniche nel settore. Non si può accettare che ad ogni cambio di appalto gli unici che subiscono peggioramenti alla propria vita siano solo e soltanto i lavoratori”.

“Nel frattempo la società Ciet è stata ammessa lo scorso 24 dicembre dal Tribunale di Roma al concordato preventivo, scongiurando almeno per ora il fallimento; nelle prossime settimane incontreremo il commissario nominato dal tribunale presso il Ministero per concordare un periodo di cassa integrazione straordinaria della durata di un anno”.

“Dovremo anche verificare con la Regione Liguria, le tempistiche per la realizzazione della copertura di tutto il territorio savonese della banda larga (così come citato nella relazione del presiedente Burlando qualche settimana fa) chiedendo a gran voce che in queste attività vengano interessati anche e soprattutto i lavoratori Ciet ancora senza occupazione” aggiunge l’esponente della Cgil.

“Mi pare che gli investimenti che i responsabili della Telecom avevano dati per certi nell’incontro di qualche mese fa in Regione (banda larga, progetto cento città ecc…) per il territorio savonese, siano scomparsi”.

“Per coprire un territorio vasto come quello delle nostra Provincia e dare quindi un servizio decente agli utenti sono necessari tutti i lavoratori che erano occupati presso la Ciet. Nel 2000 erano 100 i lavoratori che si occupavano delle attività per Telecom oggi sono meno di 20! Queste attività non sono soggette a delocalizzazioni, il saper fare dei lavoratori in decenni di esperienza non si possono disperdere solo per logiche di mercato e di prezzo” conclude Pasa.

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