Cronaca

Truffa all’Inter Club, venerdì mattina l’interrogatorio di Uzzauto: “Chiarirà la sua posizione”

Savona. Verrà interrogato venerdì mattina dal giudice per le indagini preliminari Donatella Aschero. In quell’occasione Raffaele Uzzauto, l’ex presidente dell’Inter Club Savona, arrestato lunedì mattina con l’accusa di truffa dagli agenti della polizia di frontiera, avrà la possibilità di rispondere alle domande del gip e chiarire la sua posizione. Almeno sembra essere questa la sua intenzione come preannunciato dal suo avvocato Ettore Molino che ha confermato: “Chiarirà tutto. Ritengo che collaborando possa venire meno il presupposto della custodia cautelare”.

Quello di Uzzauto dovrebbe quindi essere un interrogatorio fiume nel quale, se non cambierà idea, l’ex presidente del club nerazzurro di via Gramsci spiegherà il suo punto di vista su quello che, a detta degli investigatori, è un giro di truffe da quasi due milioni di euro. Tanti sarebbero infatti i soldi che Uzzauto è riuscito a farsi consegnare da ignari tifosi dell’Inter che hanno denunciato di avergli consegnato i propri risparmi.

Truffa, attività bancaria-finanziaria abusiva e illecita attività di investimento o gestione collettiva del risparmio sono i reati contestati all’ex presidente del club nerazzurro. Secondo l’accusa, Uzzauto utilizzava come “specchietto per le allodole” iniziative di cene sportive con i giocatori dell’Inter (alcune effettivamente realizzate, altre no), insieme ad altre iniziative di tifoseria, e chiedeva somme di denaro che sarebbero però state investite con la promessa di guadagni ed alti interessi.

Un’attività di gestione del risparmio non solo abusiva, ma fasulla: i soldi non venivano immessi in attività produttive o finanziarie, ma venivano usati per creare una catena secondo lo schema Ponzi (quello impiegato da Bernard Madoff, l’autore di una delle più grandi frodi di tutti i tempi). Con l’effetto che questo schema a lungo andare provoca: i denari non generano nessuna rendita o interesse, ma vengono incamerati e in parte usati per rispettare le promesse verso le persone inizialmente coinvolte. Quando iniziano a scarseggiare i nuovi investitori, il castello implode.

Mentre la polizia continua ad indagare alla ricerca di nuovi elementi utili a ricostruire il giro di denaro che ruotava intorno all’Inter Club (uno dei punti oscuri è dove possa essere finito il tesoretto), Lele Uzzauto attende sereno – come ha precisato il suo legale – in una cella del Sant’Agostino il giorno dell’interrogatorio.

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