Cronaca

Uzzauto parla davanti al gip: “Io truffato da due millantatori, ho perso 300 mila euro”

Savona. Ha parlato a ruota libera Raffaele Uzzauto, nell’interrogatorio di garanzia che si è svolto stamani davanti al gip Donatella Aschero, ed ha riferito la sua versione dei fatti, dicendosi a sua volta truffato. Il raggiro da due milioni di euro che avrebbe messo in piedi, con il metodo dello “schema Ponzi”, come una sorta di Madoff locale, avrebbe risvolti inediti con la presenza di altri due individui, a loro volta impostori.

L’ex presidente dell’Inter Club è stato interrogato per circa tre ore ed ha sostenuto di aver avuto problemi con due persone, dalle quali sarebbe stato ingannato. Uzzauto ha detto di aver promosso le inziative del circolo sportivo con piccoli prestiti, a partire dal 1999, vendendo gadget e organizzando altre iniziative, ma senza guadagnarci. Ma anzi di averci rimesso per colpa di due persone.

Nel 2009 Uzzauto decide di aiutare un uomo che millantava un’eredità milionaria da incassare, nella speranza di veder presto il rimborso, mantenendolo per un anno e prestandogli una cifra che sarebbe vicina ai 100 mila euro. Nella primavera del 2010, però, il soggetto sparisce. Questa la ricostruzione di Uzzauto, che ha detto di aver iniziato, da quel punto in poi, a farsi prestare soldi da diversi amici e frequentatori del club per far fronte alle necessità del sodalizio di via Gramsci.

Poco oltre, nell’estate del 2010, si presenta un altro soggetto, savonese, che a sua volta dice di dover riscuotere una grossa somma da un’operazione immobiliare. L’uomo mostra un titolo di credito, chiedendo liquidità immediata in cambio di una rapida restituzione del capitale. Anche questa volta Uzzauto aiuta il richiedente senza averne nulla in ritorno. In questo caso l’ex presidente dell’Inter Club avrebbe perso di tasca propria quasi 200 mila euro. Ecco quanto riferito dall’arrestato in sede di interrogatorio: la versione è ora al vaglio degli inquirenti.

“Sono stato truffato da due persone”, questa dunque la sostanza dell’interrogatorio. Uzzauto ha inoltre aggiunto che è possibile a risalire al titolo di credito esibito dal savonese (ora in mano a due agenti finanziari) e che tutti gli altri, ovvero coloro che prestavano somme all’allora presidente del club sportivo, sapevano dell’esistenza di un individuo in possesso di tale titolo, quasi fosse una garanzia.

Altri aspetti sottolineati da Uzzauto sono i danni subìti dalla sede dell’Inter Club (due furti e un allagamento), che avrebbero incrinato le risorse economiche dello stesso presidente.

Sul fronte dell’inchiesta, intanto, prosegue il vaglio delle denunce raccolte dalla polizia marittima: le segnalazioni delle persone che, illuse di poter aver un rapido profitto, hanno investito denaro, spesso con la “motivazione” di contribuire alla vita del circolo sportivo (gadget, biglietti per partite, cene di gala con i calciatori nerazzurri). Il legale di Uzzauto, l’avvocato Ettore Molino, ha chiesto la revoca della misura cautelare in carcere, avanzando istanza per i domiciliari. Sulla richiesta il giudice Donatella Aschero si è riservata di decidere.

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